Manovra, il Governo fa cassa con il gioco d’azzardo


Oggi alla Camera il voto di fiducia al provvedimento: operatori sulle barricate

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ASTRO pronta a dare battaglia contro le decisioni del Governo sulle slot

ROMA – La ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, ha chiesto la fiducia, a nome del Governo, alla manovra: il voto finale sul provvedimento è previsto entro le 12 di oggi, giovedì 1° giugno.

Per il settore dei giochi la manovra prevede un aumento del prelievo sugli apparecchi (al 19% per le slot e al 6% per le VLT), il raddoppio della tassa sulla fortuna al 12% e l’aumento della ritenuta sulle vincite del Lotto all’8%. A queste misure, si aggiungono la riduzione del numero delle slot a 265mila entro il 30 aprile 2018 e le sanzioni di 10mila euro per le slot non rimosse.

Ecco, nel dettaglio, le novità previste dalla manovra per il settore giochi.

  • Aumento Preu. Il prelievo erariale sulle slot machine sale con effetto immediato al 19% (dall’attuale 17,5%), mentre quello sulle VLT arriva al 6% (+0,5% rispetto a oggi).
  • Raddoppio tassa sulle vincite. A decorrere dal 1° ottobre, la tassa sulla fortuna – ovvero sulla parte di vincita eccedente i 500 euro per lotterie istantanee, VLT, SuperEnalotto e Win for Life – passerà dal 6 al 12%. La ritenuta sulle vincite del Lotto è fissata all’8% (dal 6%).
  • Riduzione delle slot. Anticipata al 30 aprile 2018 (rispetto al 31 dicembre 2019 previsto dalla legge di stabilità 2016) la riduzione delle slot a 265mila unità: entro il 31 dicembre di quest’anno, le slot saranno 345mila (circa il 15% in meno), mentre entro i primi quattro mesi del 2018 si opererà una riduzione di un ulteriore 19%, per arrivare a un totale del 34% in meno.
  • Sanzioni per le slot non rimosse. Prevista anche una sanzione di 10mila euro per ogni slot che i concessionari che non rimuoveranno “entro i 5 giorni lavorativi successivi al ricevimento della comunicazione da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”.

Come sottolinea Agipronews, dopo l’approvazione dell’Aula della Camera, il testo della manovra passerà la prossima settimana all’esame delle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato, con l’obiettivo di arrivare in Aula nella settimana del 13 Giugno.

Gli operatori preparano le contromosse

“Ridurre significa togliere: se si toglie a tutti in modo equo e paritario, allora non è mortificante, ma se si scelgono criteri penalizzanti solo per i gestori delle slot bisogna essere pronti alle giuste contromosse”. Questa la denuncia di Massimiliano Pucci, Presidente di Astro, associazione che rappresenta le principali aziende di gestione del settore degli apparecchi.

La riforma del settore del gioco legale in Italia scorre su due binari: la manovra economica, che prevede l’aumento del Preu e il taglio del 34% delle slot, e la questione ancora aperta dell’accordo tra Governo ed enti locali su limiti orari e distanze minime. Un meccanismo a doppia mandata che rischia di mandare a casa la quasi totalità dei gestori.

“La categoria ha già sopportato riforme onerose negli ultimi mesi, ora tocca ad altri segmenti: riduzione del 34% di parco macchine, taglio dei punti vendita, aumento del preu ad oltre il 60% di cassetto, rappresentano per le imprese di gestione un sacrificio enorme. Ora sulle AWP bisogna dire basta, perché non è di esse che si può continuare a incentrare il profilo del problema da risolvere” prosegue Pucci.

“Come si fa a chiamare ‘riforma del gioco’ un progetto di riduzione delle sole slot, che rappresentano il 25% di tutta la raccolta giochi? Alla domanda spontanea, ‘e sull’altro 75 che si fa?’ saltano agli occhi tutte le contraddizioni del caso”, conclude Pucci. In questo senso si lasciano senza risposte le questioni della pubblicità, del gioco on line, delle lotterie istantanee sempre più presenti nei bar.

Per questo motivo Astro propone al Governo Gentiloni di rimodulare equamente su tutto il comparto dei giochi sia gli interventi previsti dalla manovra che i limiti di distanze e di orari. Un pacchetto di misure alternativo, sempre a carico del settore giochi, in grado di evitare il crac delle aziende di un solo settore e il licenziamento di migliaia di lavoratori.