Incontinenza femminile: ne soffrono 2,5 milioni di italiane


A Settembre al via la prima campagna itinerante per la prevenzione. Gli esperti: “Problema enorme sottostimato e sottodiagnosticato”

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Per gli esperti è indispensabile riconoscere il sintomo e rivolgersi con fiducia all’uro-ginecologo

NAPOLI – Nel nostro Paese oltre 2,5 milioni di donne soffrono di incontinenza. Per questo gli uro-ginecologi italiani della AIUG con l’AVI (Associazione Volontaria Incontinenza) e la Coldiretti Donne Impresa lanciano una grande campagna nazionale itinerante contro le disfunzioni urogenitali femminili.

Una campagna mai realizzata in Italia da promuovere nelle piazze dal prossimo Settembre che vedranno interventi congiunti di medici, ostetriche e volontari per la tutela della salute e il miglioramento della qualità della vita della donna.

L’accordo è stato siglato nel corso dell’ultima giornata del XXVI° Congresso Nazionale AIUG (Associazione Italiana di Urologia Ginecologica e del Pavimento Pelvico) svoltosi a Napoli. Per tre giorni, oltre 1.300 esperti provenienti da tutta la Penisola hanno discusso dei problemi legati a questa sfera delicata della donna.

“Problemi come l’ incontinenza femminile sono troppo sottostimati e sottodiagnosticati” sottolinea Valentino Bergamini, presidente nazionale AIUG.

“Eppure creano non pochi problemi nella vita di relazione, professionale, personale. Le dimensioni sono ancora più grandi perché molto spesso la donna prova vergogna a parlarne in famiglia, col proprio medico. Con la conseguenza di isolarsi e compromettere la vita di relazione. Niente di più sbagliato: è indispensabile riconoscere il sintomo e rivolgersi con fiducia all’uro-ginecologo che saprà trovare il rimedio più efficace e duraturo” aggiunge.

Durante il Congresso di Napoli si è discusso appunto delle soluzioni in grado di permettere alla donna che soffre di incontinenza di tornare ad una buona qualità di vita.

“Si passa da interventi più soft fino a quelli chirurgici che consentono di ripristinare la normale funzione pelvica…il problema è convincere la donna a rivolgersi allo specialista” spiegano gli esperti.

Da qui la decisione di coinvolgere la Coldiretti Donne Impresa per lanciare una campagna nazionale per incontrare la popolazione femminile. “Un accordo importante e strategico per la nostra società scientifica – conclude il segretario scientifico Mauro Cervigni – perché ci rivolgiamo alla donna che lavora, nel pieno delle proprie attività non solo per far emergere il problema incontinenza, ma anche per prevenirlo, cosi come le altre disfunzioni urogenitali femminili”.

“La collaborazione con una società scientifica importante con la AIUG è strategica – aggiunge Lorella Ansaloni, responsabile nazionale Coldiretti Donne Impresa – perché ci permetterà di affrontare aspetti meno noti ma gravemente invalidanti, a tutto vantaggio delle nostre iscritte”.