In fuga e “Sperduti”: il dramma dei migranti minorenni


Rapporto UNICEF Italia/CNR-IRPPS: le storie delle migliaia di bambini arrivati nel nostro Paese

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Nel nostro Paese, nel 2015, sono stati identificati 12.360 minorenni non accompagnati (foto UNICEF)

ROMA – Lo scorso anno i bambini sbarcati sulle coste italiane hanno raggiunto un numero record: 28.223 su un totale di 181.436 arrivi, dato che supera quello registrato nel 2014, anno dell’operazione umanitaria Mare Nostrum.

Cifre allarmanti, che emrgono dal rapporto “Sperduti. Storie di minorenni arrivati soli in Italia”, lanciato oggi dall’UNICEF e dal CNR-IRPPS (Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali) nell’ambito del convegno “Per ogni bambino sperduto”, organizzato in collaborazione con la Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza.

Il rapporto punta a rilevare il vissuto dei minorenni in relazione alla loro esperienza migratoria e ricostruire il loro percorso verso l’Italia.

Secondo il documento oggi, in tutto il mondo, 1 minorenne su 70 vive al di fuori del Paese di nascita. Circa un quarto di tutti i migranti del mondo è nato in Asia e vive in un Paese diverso all’interno del continente. Insieme, Africa e Asia ospitano 3 bambini migranti su 5.

Inoltre la metà dei bambini migranti di tutto il mondo vive in soli 15 Paesi: in testa alla classifica gli Stati Uniti d’America, che ospitano 3,7 milioni di bambini. L’Italia è al 20° posto con 400 mila minorenni.

Nel nostro Paese nel 2015, sono stati identificati 12.360 minorenni non accompagnati, il 75% di tutti i minorenni sbarcati, mentre nel 2016 si sono avute 25.846 identificazioni, pari al 92% dei minorenni sbarcati.

Nel periodo compreso tra il 2013 e il 2015, le nazionalità che risultano incidere maggiormente sul totale degli arrivi di minorenni in Italia sono quella siriana, eritrea, egiziana e somala.

Al mese di Ottobre del 2016 i minorenni stranieri non accompagnati che hanno presentato una domanda d’asilo in Italia sono stati 4.168, ovvero il 48,3% dei minori (accompagnati e non) e il 4,2% rispetto al totale (adulti + minori) dei richiedenti asilo.

Secondo i dati Eurostat, con 4.070 richieste di protezione presentate da minori, nel 2015 l’Italia si posizionava al sesto posto in Europa. Nel corso dello stesso anno, i principali Paesi di cittadinanza sono stati Gambia, Nigeria e Mali.

Nel corso degli ultimi anni, il numero dei minorenni irreperibili in Italia ha subìto un’evidente crescita: sono passati infatti dai 1.754 del 2012 ai 6.508 di fine novembre 2016. In termini percentuali, hanno raggiunto la massima incidenza nel corso del 2015 arrivando al 34% del totale dei minori non accompagnati (presenti nelle strutture + irreperibili), valore che a fine Novembre 2016 è sceso al 27,4%.

La pubblicazione “permette di restituire volti e storie ai minori coinvolti nelle migrazioni, approfondendo le motivazioni che spingono a spostarsi, valutando se esiste un legame di causa-effetto tra il Paese di provenienza e la riuscita della migrazione, analizzando storie di ‘successo’ o ‘insuccesso’ degli esiti, approfondendo il caso dei minorenni irreperibili e i percorsi da essi intrapresi,” ha dichiarato Giacomo Guerrera, Presidente dell’UNICEF Italia.

“In questo contesto, al fine di analizzare la condizione dei minorenni migranti e rifugiati giunti in Italia, è stata avviata una collaborazione con l’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali (IRPPS) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) che dei temi migratori si occupa da anni” ha continuato Guerrera.

“L’indagine mira a costituire sia un valido e aggiornato strumento di advocacy da adoperare insieme alle istituzioni rispetto alla condizione dei minorenni migranti e rifugiati giunti sul territorio con i recenti arrivi (via mare e non), sia una pubblicazione volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle cause che spingono i minori e le loro famiglie a migrare, sulle situazioni che affrontano lungo le rotte attraversate e sulle condizioni che si trovano a vivere una volta giunti in Italia” ha sottolineato Corrado Bonifazi, Direttore dei CNR – IRPPS.

“L’indagine vuole anche essere uno strumento utile per individuare piani di intervento sistematici per far sì che l’attenzione ai più recenti arrivi di migranti via mare, non abbia carattere esclusivamente emergenziale. Venga così garantita piena tutela dei diritti di questi minorenni migranti, in conformità agli obblighi contratti dall’Italia a livello internazionale e da quanto previsto dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” ha concluso Bonifazi.