Stop all’aranciata senza arancia


Provvedimento in Gazzetta: finalmente il succo di frutta diventa più fruttato.

La conquista della Coldiretti sull’aranciata con più il 20% di succo di arancia diventa d’obbligo per le multinazionali che si trastullavano alla faccia di un consumatore inconsapevole ed un produttore che per portare a compimento un frutto, ci mette l’anima e colpi di gomito.

Molinaro: uno straordinario risultato con il via libera della Ue all’innalzamento al 20% del contenuto in succo. Con la determinazione si riesce sempre a raggiungere obiettivi.

Dopo ben 2332 giorni dall’inizio dell’iniziativa “non lasciamo sola Rosarno coltiviamo gli stessi interessi” portata avanti dalla Coldiretti Calabria si realizza un sogno: ci sarà più frutta nelle bibite, a cominciare dall’aranciata, con lo storico via libera comunitario al provvedimento nazionale che innalza dal 12% al 20% il contenuto di succo d’arancia delle bevande analcoliche prodotte in Italia e vendute con il nome dell’arancia a succo o recanti denominazioni che a tale agrume si richiamino.

“Siamo a dir poco entusiasti – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – per questo straordinario risultato che è stato costruito giorno per giorno non solo in Calabria attraverso una incessante iniziativa con il coinvolgimento di tante energie positive, il sostegno dei cittadini, tantissime Istituzioni e che ha visto come paladino l’on. Nicodemo Oliverio su questa autentica conquista che coniuga giustizia economica e sociale.

Il provvedimento è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 maggio della Comunicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri con cui si rende noto che si è perfezionata positivamente la procedura di notifica alla Commissione Europea dell’articolo 17 della legge n. 161 del 2014.

L’innalzamento del contenuto di succo d’arancia nell’aranciata – sottolinea la Coldiretti – modifica una norma del 1958 e avrà un impatto economico ed occupazionale sulle nostre imprese agricole.