Manovra, emendamento del Governo anticipa il taglio delle slot


Entro Aprile 2018 sforbiciata del 34%: gli apparecchi scenderanno a quota 265mila

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Codacons attacca ancora il Governo e non solo sulla distanza minima delle sale da gioco rispetto a scuole ed edifici frequentati da minori

ROMA – Il Governo ha presentato in Commissione Bilancio alla Camera un emendamento alla manovra che prevede la riduzione delle slot. Il termine per la presentazione dei subemendamenti è fissato alle 18 di oggi. Con questo emendamento, riferisce Agipronews, il Governo intende anticipare al 30 Aprile 2018 la riduzione delle slot machine presenti sul territorio.

“La norma richiama la Legge di stabilità 2016 che ha previsto la riduzione proporzionale in misura non inferiore al 30% del numero dei nulla osta di esercizio relativi ad apparecchi attivi alla data del 31 luglio 2015 riferibili a ciascun concessionario, stabilendo che le tale riduzione venisse gradualmente disposta con decreto ministeriale”, si legge nella relazione illustrativa dell’emendamento.

Quindi si anticipa la riduzione del numero di apparecchi al 30 Aprile 2018. “Considerando che il numero di nulla osta degli apparecchi alla data del 31 luglio 2015 era pari a 378.109 e che il numero di essi attualmente sul mercato è di circa 400.000, la norma prevede la seguente riduzione: 345.000 al 31 dicembre 2017 (circa il 15%), 265.000 al 30 Aprile 2018, pari a un ulteriore 19% per un totale di riduzione del 34%” si legge ancora.

Il Codacons è scettico: “Solo una misura di facciata”

L’emendamento del Governo alla manovra che anticipa la riduzione delle slot con una diminuzione del loro numero del 15% entro il 2017 e del 34% entro l’Aprile 2018 è per il Codacons solo una misura di facciata, che non risolve la grave piaga del gioco in Italia.

“Lo Stato ‘biscazziere’ tenta di mettere una toppa al problema della ludopatia con una mini-riduzione delle slot, provvedimento che nella realtà non servirà a nulla” spiega il presidente Carlo Rienzi.

“Le sale da gioco sono talmente tanto numerose e diffuse in Italia che i giocatori troveranno facilmente slot dove rovinarsi, anche se il loro numero scenderà del 15%. Se davvero il Governo vuole combattere la piaga del gioco, deve dare potere ai sindaci di limitare numero, orari e luoghi delle sale, deve vietare in modo totale qualsiasi forma di pubblicità al gioco e impedire che calciatori e sportivi diventino testimonial delle società del gioco avvicinando i giovani all’azzardo” conclude Rienzi.