Decreto legge vaccini obbligatori: pugno duro con i genitori inadempienti


Il provvedimento ha ottenuto il via libera del Consiglio dei Ministri: Codacons pronto a impugnarlo

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Il premier Gentiloni con la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, e con la ministra alla Semplificazione, Marianna Madia (foto www.governo.it)

ROMA – Il discusso decreto legge sui vaccini obbligatori per frequentare asili e scuole ha ottenuto oggi il via libera del Consiglio dei ministri. Il provvedimento, con le misure urgenti in materia di prevenzione vaccinale, ha l’obiettivo di “garantire in maniera omogenea sul territorio nazionale le attività dirette alla prevenzione, al contenimento e alla riduzione dei rischi per la salute pubblica con particolare riferimento al mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza epidemiologica in termini di profilassi e di copertura vaccinale, superando l’attuale frammentazione normativa”.

Come si legge in una nota di Palazzo Chigi, “in questa prospettiva, che tiene conto anche degli obblighi assunti e delle strategie concordate a livello europeo e internazionale, il decreto in primo luogo estende il novero delle vaccinazioni obbligatorie in coerenza con il Piano nazionale di prevenzione vaccinale”.

In particolare, saranno obbligatorie le seguenti vaccinazioni:

  • anti-poliomelitica;
  • anti-difterica;
  • anti-tetanica;
  • anti-epatitica B;
  • anti-pertossica;
  • anti Haemophilus influenzae tipo B;
  • anti-meningoccocica B;
  • anti-meningoccocica C;
  • anti-morbillosa;
  • anti-rosolia;
  • anti-parotite;
  • anti-varicella.

Queste vaccinazioni potranno essere omesse o differite solo in casi particolari quali ad esempio l’accertato pericolo per la salute.

Vaccini obbligatori per la fascia 0-6 anni

Il decreto legge approvato oggi prescrive specifici adempimenti con particolare riferimento all’iscrizione ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole dell’infanzia (0-6 anni), pubblici e privati.

“I cui responsabili saranno tenuti, ai fini dell’iscrizione, a richiedere ai genitori la presentazione di idonea documentazione comprovante l’effettuazione delle predette vaccinazioni, fatti salvi i casi particolari ivi comprese le ipotesi di avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale. La mancata presentazione della predetta documentazione comporta il rigetto della domanda di iscrizione, di cui viene informata l’azienda sanitaria locale per gli adempimenti di competenza” spiega ancora Palazzo Chigi.

Ma non è tutto perché il provvedimento inasprisce anche le sanzioni nei confronti dei genitori che si rifiutano di vaccinare i figli: “Sempre al fine di rendere cogente l’obbligo di vaccinazione, il decreto eleva le sanzioni ammnistrative pecuniarie attualmente previste per la sua violazione, le quali saranno applicabili per ciascun anno dell’intero percorso della scuola dell’obbligo”.

Il Codacons: “Provvedimento palesemente incostituzionale”

Appresa la notizia dell’approvazione del decreto legge l’associazione dei consumatori, che in precedenza aveva chiesto alla ministra Lorenzin di rendere pubblici i dati sulle reazioni avverse ai vaccini, ha annunciato battaglia.

“Il decreto sui vaccini approvato dal Consiglio dei Ministri è palesemente incostituzionale e, pertanto, verrà impugnato dall’associazione al fine di ottenerne l’annullamento presso la Consulta” si legge in una nota dell’associazione dei consumatori.

“La decisione del Governo, oltre a rappresentare un regalo alla lobby dei farmaci grazie all’estensione della vaccinazione obbligatoria, presenta diversi profili problematici” spiega il presidente Carlo Rienzi.

“La trasformazione delle vaccinazioni facoltative in obbligatorie costringerà a sottoporre i bambini ad una dose massiccia di vaccini, senza alcuna possibilità di una diagnostica prevaccinale, con conseguente incremento delle reazioni avverse che secondo l’Aifa solo nel 2013, per l’esavalente, sono state ben 1.343, di cui 141 gravi” aggiunge.

“Ai rischi connessi ai trattamenti sanitari coattivi si aggiunge anche un pesante conflitto col diritto all’istruzione, oltre alla crescita abnorme dei costi per il SSN derivante dalle decisioni del Governo” prosegue Rienzi.

“Resta poi l’impossibilità di ricorrere ai vaccini in forma singola e l’indisponibilità sul mercato dell’antidifterico se non abbinato ad altri vaccini. Per tali motivi ricorreremo contro il decreto del CdM per portarlo alla Corte Costituzionale e, se necessario, anche alle Corti di giustizia europee” conclude il presidente del Codacons.