Clericus Cup, Mater Ecclesiae e Collegio Urbano a caccia della finale


Domani la seconda semifinale: ad attendere la vincitrice c’è già la Gregoriana

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Il Collegio Urbano ha vinto nel 2014 e nel 2015

ROMA – Si deciderà domani alle 9 la seconda finalista della Clericus Cup, il Mondiale della Chiesa. Al termine del match tra Mater Ecclesiae e Collegio Urbano si conoscerà infatti la squadra che sfiderà in finale la Gregoriana nell’ultimo atto della Clericus Cup 2017. La settimana scorsa gli universitari gesuiti hanno vinto ai rigori contro i seminaristi neocatecumenali del Redemptoris Mater.

La seconda semifinale del mondiale pontificio, promosso dal Centro Sportivo Italiano, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano mette di fronte la Madonna Celeste e i Leoni d’Africa del Collegio di Propaganda Fide.

Le due semifinaliste hanno dominato i rispettivi gironi eliminatori, vincendo tutte le partite e senza subire reti. Nei quarti, mentre i campioni in carica del Mater Ecclesiae hanno faticato, e molto, contro il Pio Latinoamericano, il Collegio Urbano si è sbarazzato con punteggio tennistico degli ucraini.

Entrambe le squadre hanno due Clericus Cup in bacheca. I campioni in carica del Mater Ecclesiae, oltre all’anno scorso, hanno portato a casa la coppa con il Saturno nel 2008. Il Collegio Urbano nel 2014 e nel 2015.

Tanti i precedenti, tra cui proprio le ultime due finali. Gli africani hanno prevalso nel 2008 nella sesta giornata del girone eliminatorio, vincendo 2-1. Tre vittorie di seguito, poi, per la Celeste: nel 2007 per 2-1 nel girone, nel 2009 per 2-0 nella finale per il terzo posto, e per 1-0 nella prima giornata del girone nel 2010.

Dopo cinque anni le squadre si sono ritrovate direttamente nella finale 2015, vinta dal Collegio Urbano per 2-1. A regalare il secondo scudetto di fila ai Leoni d’Africa i gol camerunensi di Jean Romeo Nstama e Njikang Ewang.

Inutile il gol del capitano messicano Jesus Daniel Cervantes per il Mater Ecclesiae. Un anno dopo, nella finale remake sotto il Cupolone, si è consumata la vendetta celeste ai calci di rigore. Fatali, dal dischetto, i due errori di Nstama (uno a pochi minuti dal termine dei minuti regolamentari) e quello del nigeriano Nabil Mbah, con l’allenatore celeste Leo Luciani che ringrazia ancora l’allora portiere venezuelano Jonathan Daza, quest’anno con la maglia iberica del Collegio Spagnolo.

Sabato 27 Maggio, al Centro Pio XI (Via di Santa Maria Mediatrice 24, zona Vaticano), nella solennità dell’Ascensione sarà tutta un’altra storia: in palio stavolta la finalissima ed il sogno del terzo scudetto.