A frutta e verdura non si rinuncia: consumi record nel 2017


Indagine Coldiretti: “Segno più anche per l’export di ortofrutta made in Italy”

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In vetta alla classifica della frutta più acquistata rispetto all’anno precedente +8% del kiwi

RIMINI – Mai così tanta frutta e verdura era finita sulle tavole degli italiani da inizio secolo. Nel 2017 si registra finora un ulteriore aumento dei consumi del 4% rispetto all’anno precedente che fa segnare il record dal 2000. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base del primo bimestre dell’anno presentata in occasione del Macfrut, la rassegna internazionale dell’ortofrutta di Rimini.

Un risultato che secondo la Confederazione è dovuto a un cambiamento degli stili di vita che ha fatto lievitare a livello internazionale la domanda di cibi più genuini come frutta e verdura.

“Nel primo bimestre dell’anno – spiega Coldiretti – gli italiani hanno acquistato circa 1,3 milioni di tonnellate di prodotti ortofrutticoli, di cui 711 mila tonnellate di frutta e oltre 590 mila tonnellate di verdura”.

Tra i singoli prodotti, gli incrementi maggiori delle vendite si sono avuti per patate, insalate e pomodori (+9%), carciofi (+7%) e radicchi (+11%) sul fronte degli ortaggi.

In vetta alla classifica della frutta più acquistata rispetto all’anno precedente si segnalano il +8% del kiwi, il +7% delle clementine, il.+4% delle mele, il +2% delle arance e +1% delle pere.

Ortofrutta: dove la acquistano gli italiani

Per la spesa si assiste peraltro ad un ritorno a forme di vendita non tradizionali con l’aumento degli acquisti dal contadino anche grazie alla rapida espansione nei centri e nelle periferie delle città dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica promossi dalla Coldiretti.

Secondo la ricerca presentata all’incontro della Coldiretti da Roberto Della Casa, docente di Marketing dei Prodotti Agroalimentari Università di Bologna, polo di Forlì se i consumatori avessero sotto casa diversi tipi di negozi dove fare la spesa, la prima scelta per l’acquisto di ortofrutta sarebbe il produttore (37% delle risposte) seguito a grande distanza dal fruttivendolo (16%) e da supermercati (14%) e ipermercati (10%).

“Un risultato reso possibile dalla qualità e dalla varietà dell’offerta Made in Italy con la superficie nazionale dedicata alla coltivazione di frutta e verdura pari a 1,13 milioni di ettari” precisa la Coldiretti.

Boom per le esportazioni di frutta e verdura Made in Italy

Un andamento positivo che riguarda anche le esportazioni di frutta e verdura Made in Italy fresca che fanno segnare nel primo mese del 2017 il valore più alto degli ultimi 25 anni, con un incremento dell’11%. Le elaborazioni Coldiretti su dati Istat evidenziano la tendenza a migliorare il primato del 2016 che su base annuale aveva visto il valore della frutta e verdura tricolore esportata superare per la prima volta quota 5 miliardi di euro, divisi tra frutta con 3,55 miliardi di euro e verdura.

Un risultato ottenuto nonostante l’embargo totale in vigore nei confronti dei prodotti ortofrutticoli nazionali da parte della Russia che è stata storicamente un importante mercato di sbocco. Una ulteriore crescita potrebbe venire dall’auspicato accesso a nuovi mercati che desiderano l’ortofrutta italiana, come la Cina per mele e pere ed il Giappone per i kiwi fino ad ora preclusi, con un impegno dal punto di vista diplomatico.

“L’Italia ha le risorse per cogliere le opportunità che vengono dal prepotente affermarsi di nuove tendenze salutistiche in Italia e all’estero dove il Made in Italy ha un valore aggiunto in piu’” ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo.

“Si tratta di un trend positivo spinto dai riconoscimenti attribuiti a livello mondiale alla dieta mediterranea il cui ruolo importante per la salute è stato riconosciuto anche con l’iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco” ha concluso.