Pomezia, incendio alla Eco X: allerta per nube tossica


Case evacuate e scuole chiuse nella cittadina laziale: Vigili del Fuoco al lavoro per domare le fiamme

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Il rogo è divampato stamani all’interno del deposito che contiene materiale plastico, carta e altri rifiuti riciclati (foto Twitter)

ROMA – Scatta l’allerta sanitaria a Sud di Roma per una nube tossica che si è alzata in cielo dopo un enorme incendio che si è sviluppato allo stabilimento Eco X di Pomezia, in Via Pontina Vecchia al km 33.381.

Il rogo è divampato stamani all’interno del deposito che contiene materiale plastico, carta e altri rifiuti riciclati. Sul posto, per domare l’incendio ci sono tre squadre dei Vigili del fuoco di Roma e Pomezia.

Il sindaco della cittadina laziale, Fabio Fucci, con una specifica ordinanza, in riferimento all’incendio “di ingenti proporzioni, che ha prodotto una notevole colonna di fumo” ha ordinato:

  • Ai cittadini residenti nelle zone circostanti l’origine dell’incendio per un raggio di 2 km di mantenere la chiusura delle aperture delle abitazioni e delle attività commerciali, industriali e di servizi, al fine di prevenire un possibile passaggio di inquinanti, compresi gli impianti di areazione forzata.
  • È fatto altresì divieto di manifestazioni ludico sportive, fruizione di impianti natatori e solarium o altri eventi programmati all’aperto. Per quanto riguarda la coltivazione e raccolta di ortaggi per uso domestico e le piantagioni ad uso commerciale, il consumo e la trasformazione dovranno avvenire solo dopo accurato lavaggio con acqua potabile. In caso di allevamento di animali deve essere vietato il pascolo di animali da reddito e ove possibile gli animali devono essere mantenuti al chiuso.
  • In tutti gli edifici di comune uso personale, familiare o di lavoro, ricadenti nel raggio di 100 metri si dispone l’allontanamento dei residenti. Il presente divieto ha validità fino al termine delle operazioni di spegnimento, fatta salva ogni modifica di tale termine in base ai risultati analitici sulla qualità dell’aria.
  • La chiusura nella giornata odierna delle scuole di ogni ordine e grado poste nel raggio di 2 km dall’incendio.
  • È fatto obbligo a chiunque di dare alla presente ordinanza la maggior diffusione possibile.

Inoltre, per quanto riguarda il territorio di Aprilia, sentita la Prefettura di Latina e i Vigili del Fuoco, allo stato non risultano pericoli relativi alle ricadute dei fumi.

In una nota il Dipartimento di Prevenzione Asl Roma 6 “invita la cittadinanza a rispettare le disposizioni previste dall’ordinanza sindacale e a seguire le seguenti indicazioni”:

  • tenere cautelativamente chiuse le finestre di abitazioni, scuole, uffici, strutture sanitarie e socio-assistenziali;
  • limitare temporaneamente gli spostamenti non necessari;
  • lavare nei prossimi giorni, con molta accuratezza, frutta e verdura di propria produzione.

Inquinamento ambientale: Codacons pronto alla class action

Dopo la denuncia in Procura del Codacons per inquinamento ambientale a seguito del grave incendio scoppiato sulla Pontina, l’associazione ha avviato le pratiche per una azione risarcitoria collettiva a tutela della popolazione coinvolta nell’incidente.

“Non ci sono dubbi sul fatto che i cittadini abbiano subìto danni e disagi immensi a causa del rogo odierno” spiega il presidente, Carlo Rienzi.

“Migliaia di automobili imbottigliate su via Pontina, case, uffici e aziende evacuati, attività interrotte, e i residenti di 21 comuni costretti a tenere le finestre chiuse. Tutto ciò, mentre ancora non si conoscono le conseguenze dell’incendio sul fronte ambientale e sanitario. Quanto basta per intentare una mega azione risarcitoria da parte di tutti coloro che sono stati coinvolti nell’incidente odierno” aggiunge.

“In tal senso il Codacons ha deciso di attivarsi mettendo i propri uffici a disposizione di privati cittadini, attività commerciali, uffici e aziende, che intendano procedere per ottenere il giusto risarcimento in qualità di soggetti danneggiati dall’incendio, anche in considerazione dei potenziali rischi sanitari corsi” prosegue Rienzi.

“Una azione risarcitoria collettiva che sarà intentata contro i responsabili del rogo che verranno accertati dalla magistratura, e contro enti pubblici o istituzioni nel caso in cui dovessero emergere omissioni o negligenze sul fronte della sicurezza e dei controlli”.

Tutti gli interessati all’azione legale possono inviare una mail all’indirizzo info@codacons.it e ottenere informazioni e assistenza.