Etichetta a semaforo anche in Francia, a rischio 4 miliardi di export


Coldiretti: “Il sistema a bollini boccia ingiustamente l’85% del cibo made in Italy”

etichettatura semaforo
Alcuni prodotti italiani messi a rischio dalla etichettatura a semaforo

ROMA – Dopo la Gran Bretagna anche la Francia si prepara all’arrivo della cosiddetta etichetta a semaforo sugli alimenti. Il governo francese ha notificato alla Commissione europea il decreto che fissa le specifiche del ‘Nutri-score’, l’ etichetta a semaforo che classifica gli alimenti con cinque colori secondo il loro contenuto di ingredienti ‘buoni’ (fibre, frutta, verdura) o ‘cattivi’ (grassi, zuccheri).

“Il provvedimento del Paese transalpino segue l’adozione del sistema di informazione visiva, fuorviante discriminatorio ed incompleto, adottato in Gran Bretagna, che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole” ricorda la Coldiretti.

“Favorisce invece prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. In questo modo si mette in pericolo l’85% del made in Italy a denominazione di origine (Dop) che la stessa Unione Europea dovrebbe invece tutelare e valorizzare” aggiunge la Confederazione.

Il discusso sistema di etichetta a semaforo mette a rischio 4,2 miliardi di euro di nostre esportazioni in Francia, secondo partner commerciale del nostro Paese. Ad essere bocciati dal semaforo rosso ci sono, infatti, le prime tre specialità italiane Dop più vendute in Italia e all’estero come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma.

“Ma si arriva addirittura a colpire anche l’extravergine di oliva, considerato il simbolo della dieta mediterranea. Con l’inganno delle etichette a semaforo si rischia di sostenere, con la semplificazione, modelli alimentari sbagliati che mettono in pericolo, non solo la salute dei cittadini italiani ed europei ma anche un sistema produttivo di qualità che si è affermato pure grazie ai riconoscimenti dell’Unione Europea” conclude la Coldiretti.