Medico anti vaccini radiato a Treviso, il Codacons: “Aperta la caccia alle streghe”


L’associazione dei consumatori pronta a denunciare l’Ordine per violenza privata e abuso d’ufficio

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Il dottor Roberto Gava ha risposto attraverso i suoi due avvocati

TREVISO – In queste ore sta facendo discutere la decisione dell’Ordine dei Medici di Treviso che ha radiato Roberto Gava, medico noto per le sue critiche nei confronti dei vaccini.

Su Twitter il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi, ha espresso soddisfazione: “Grazie all’Ordine dei medici di Treviso per aver radiato primo medico per il suo comportamento non etico e antiscientifico nei confronti dei vaccini” si legge nel post.

I legali del medico, in una nota pubblicata sul suo sito ufficiale, hanno spiegato che il provvedimento “colpisce mere manifestazioni lecite di pensiero e di scienza, senza che fossero in discussione trattamenti medici fatti dal dottor Gava”.

“Al dottor Gava non è stato contestato alcun pericolo o danno subìto da suoi pazienti, nessuno dei quali si è dimostrato scontento di lui, anzi tutti sono pienamente soddisfatti come ne hanno reso testimonianza e ribadito anche in pubbliche manifestazioni di apprezzamento. Il dottor Gava è stato condannato soltanto per le sue idee, idee ben fondate sull’esigenza di personalizzazione di ogni vaccinazione per prevenire i gravi pericoli e i vari danni da vaccino ai singoli pazienti, contro la vaccinazione indiscriminata di massa” scrivono ancora i legali.

“Vorrebbero definire il dottor Gava come anti-vaccinista, mentre egli è un bravo professionista che tende a non utilizzare i vaccini solo quando essi sono sconsigliabili, o quando non può fare altrimenti perché i pazienti li rifiutano com’è nel loro diritto fondamentale costituzionale che va rispettato. È una condanna che sta contro i pazienti che non possono o non vogliono vaccinarsi” aggiungono i due avvocati.

Sulla vicenda è intervenuto anche il Codacons che parla di “caccia alle streghe in Italia che riporta il nostro Paese ai tempi bui dell’Inquisizione”.

L’associazione dei consumatori ha anche deciso di passare al contrattacco rivolgendosi alla Procura della Repubblica di Treviso.

“Abbiamo deciso di presentare un esposto contro l’Ordine dei Medici di Treviso chiedendo di aprire una indagine per le possibili fattispecie di violenza privata e abuso di atti d’ufficio” spiega il Codacons.

“La radiazione di un medico per il solo fatto di aver espresso delle idee rappresenta un fatto abnorme, un pericolosissimo atto di censura di stampo medievale che ci fa seriamente temere per la libertà dei camici bianchi nel nostro Paese” prosegue l’associazione.

“Ci chiediamo infatti se il prossimo passo sarà quello di bruciare vivi in piazza i medici che oseranno avanzare perplessità circa il tema delle vaccinazioni, così come si faceva durante il periodo dell’Inquisizione con i soggetti accusati di eresia. Invitiamo tutti i medici italiani contrari alla decisione dell’Ordine di Treviso a non farsi intimorire e a inviare una mail al Codacons per manifestare la propria contrarietà alla radiazione, all’indirizzo info@codacons.it”.

“Chiediamo ai componenti dell’Ordine di dichiarare se hanno o hanno avuto in passato rapporti con aziende farmaceutiche le quali, come noto, proprio in Veneto furono accusate di regalare milioni di euro ai medici per invogliarli a prescrivere i loro farmaci, accuse poi cadute in Cassazione” conclude il Codacons.