Attacco a Parigi, l’ombra dell’Isis sulle presidenziali francesi


Il Califfato Nero ha rivendicato l’attentato terroristico sugli Champs Elysées nel quale è morto un agente di polizia

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Gli Champs-Elysées sono stati evacuati dopo la sparatoria

PARIGI – A due giorni dal primo turno delle presidenziali un attacco terroristico spaventa ancora la Francia. Ieri sera un poliziotto è stato ucciso e altri due sono rimasti gravemente feriti in una sparatoria avvenuta sugli Champs Elysées a Parigi.

L’assalitore, un 39enne noto all’anti terrorismo francese per un precedente episodio di aggressione alla polizia avvenuto nel 2001, ha aperto il fuoco con un’arma automatica ed è morto in seguito alla reazione degli agenti. Come riporta Le Monde nella sua edizione online si tratta di Karim C., originario di Livry-Gargan, un comune nel dipartimento della Senna-Saint-Denis, nella regione dell’Île-de-France.

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Il presidente francese Hollande in un discorso alla nazione ha definito i fatti di Parigi come un “attentato terroristico”. L’assalto, avvenuto poco dopo le 21 nei pressi del negozio della catena britannica “Marks and Spencer” e della fermata della metro Franklin D. Roosevelt, è stato rivendicato dall’Isis attraverso Amaq, l’agenzia di propaganda del Califfato Nero. Secondo il gruppo jihadista l’assalitore sarebbe conosciuto con il nome di battaglia di Abou Youssef al-Belgiki.

Stamani, come ha riferito Pierre-Henry Brandet, il portavoce del ministro degli Interni francese, un uomo segnalato dall’intelligence belga ai colleghi francesi si è presentato al commissariato di Anversa, in Belgio. Su di lui indaga l’anti terrorismo francese, che ha già aperto un’inchiesta per la sparatoria di Parigi, ma non è chiaro se sia coinvolto nell’attacco sugli Champs Elysées.

Come riporta Liberation tre persone sospettate di avere legami con l’assalitore sono state fermate e sottoposte a interrogatorio.