La casa natale di Totò a Napoli cade a pezzi: appello per salvarla


L’Associazione Nazionale Case della Memoria chiede il recupero dell’edificio

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A ricordare che quello di via Maria Antesaecula 109 non è un edificio qualunque è rimasta solo una targa

NAPOLI – La casa dove nacque Totò, nel rione Sanità, è in rovina. “Signori si nasce, e io lo nacqui, modestamente!” recitava il ‘Principe della risata’, in una delle sue pellicole che lo hanno reso celebre. Ma chissà se avrebbe mai potuto immaginare che la sua casa natale sarebbe finita in totale stato di abbandono.

Per questo l’Associazione Nazionale Case della Memoria si unisce al coro di voci che chiede alle istituzioni il recupero e la valorizzazione della casa di via Maria Antesaecula 109 a Napoli, dove Totò nacque.

Una polemica che va avanti da anni, ma che ritorna adesso prepotentemente alla ribalta visto che proprio in questi giorni la città celebra i 50 anni della morte dell’attore, con una grande mostra e numerose iniziative.

“Mentre vanno avanti le celebrazioni, la casa natale di Totò invece versa in pessime condizioni” commenta Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria.

“A ricordare che quello non è un edifico qualunque è rimasta solo una targa. E il clima che si respira a Napoli in questi giorni rende ancora più evidente il paradosso che un luogo dal così grande valore simbolico non possa essere restituito ai cittadini” aggiunge.

“Riportare a nuova vita la casa di via Maria Antesaecula – prosegue Marco Capaccioli, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria – porterebbe un beneficio per tutti”.

“Attraverso la trasformazione di un luogo abbandonato in un centro di aggregazione e cultura, le istituzioni potrebbero fare un primo passo per la riqualificazione di tutto il quartiere. Per questo ci uniamo all’appello dell’associazione Il Principe dei Sogni, appoggiandone l’idea di farne un luogo dedicato alla memoria dell’artista” conclude.

Che cos’è l’Associazione Nazionale Case della Memoria

L’Associazione Nazionale Case della Memoria mette in rete 61 case museo in 11 regioni italiane (Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Basilicata, Sicilia e Sardegna) che hanno deciso di lavorare insieme a progetti comuni e per promuovere questa forma museale in maniera più incisiva anche in Italia.

Abitazioni legate a tanti personaggi della cultura italiana: Dante Alighieri, Giotto, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Francesco Datini, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli, Francesco Cavassa e Emanuele Tapparelli d’Azeglio, Agnolo Firenzuola, Pontormo, Benvenuto Cellini, Filippo Sassetti, Lorenzo Bartolini, Silvio Pellico, John Keats e Percy Bysshe Shelley, Francesco Guerrazzi, Giuseppe Verdi, Elizabeth Barrett e Robert Browning, Pellegrino Artusi, Corrado Arezzo de Spucches e Gaetan Combes de Lestrade, Giosuè Carducci, Sidney Sonnino, Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Maria Montessori, Enrico Caruso, Renato Serra, Giorgio e Isa de Chirico, Antonio Gramsci, Raffaele Bendandi, Piero Bargellini, Enzo Ferrari, Primo Conti, Leonetto Tintori e Elena Berruti, Indro Montanelli, Italo Zetti, Ivan Bruschi, Ilario Fioravanti, Goffredo Parise, Barbara Marini Clarelli e Francesco Santi, Loris Jacopo Bononi, Giorgio Morandi, Sigfrido Bartolini, Venturino Venturi, Luciano Pavarotti, Robert Hawthorn Kitson con Frank William Brangwyn e Daphne Phelps, Elémire Zolla, Toti Scialoja e Gabriella Drudi, Gabriele D’Annunzio (il Vittoriale degli Italiani), Papa Clemente XII, Giacinto Scelsi e Giulio Turci, Filadelfo e Nera Simi, Secondo Casadei, Carlo Levi, Domenico Aiello e Michele Tedesco.

L’Associazione Nazionale Case della Memoria è in Italia l’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale e partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia. Info: www.casedellamemoria.it.