Manovra, lo Stato fa cassa con le slot: gestori sulle barricate


L’associazione ASTRO: “Risposte legali contro il terzo innalzamento consecutivo della pressione fiscale”

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ASTRO pronta a dare battaglia nelle aule di tribunale contro la decisione del Governo

ROMA – Con l’aumento del prelievo erariale sugli apparecchi previsto dalla manovra varata la scorsa settimana dal Governo “siamo al terzo innalzamento consecutivo della pressione fiscale sulle slot in 3 anni. Oramai è chiaro che questo Governo non è contro il gioco, ma contro un segmento di esso”. È la denuncia dell’associazione dei gestori Astro sulla decisione dell’Esecutivo di aumentare ancora la tassazione sulle slot.

“Non importa se la Corte dei Conti certifica ogni anno che il livello che si è raggiunto del prelievo sulle awp è il picco massimo sostenibile, non importa se il braccio tecnico del MEF (l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) attesta la non compatibilità industriale tra nuovi rincari e tenuta del sistema, non importa se fior di magistrati della DDA sollevano l’allarme ‘intrusione criminalità’ in tutte le imprese che dovessero essere raggiunte da pressioni fiscali esorbitanti le marginalità” prosegue l’associazione.

Per Astro, “la credibilità si perde quando lo Stato sbandiera l’intenzione di non voler dipendere dal gioco per tutelare la salute pubblica e poi innalza l’aspettativa di incasso dallo stesso gioco”.

Per quegli imprenditori a cui “non resta abbastanza per pagare mutui e stipendi, le alternative si fanno pesanti: ora bisogna capire cosa conviene, ma sicuramente non si intraprenderanno più percorsi di dialogo, bensì risposte legali (per stabilire di chi sarà la colpa dei prossimi 3000 fallimenti di settore) e industriali (per capire se la povertà del gestore si stia tramutando in ricchezza per altri)” conclude l’associazione.