Berlusconi adotta cinque agnellini, Assocarni: “Cerca solo i voti degli animalisti”


L’associazione è infuriata per l’adesione del leader di Forza Italia alla campagna “A Pasqua scegli la vita, scegli veg”

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Michela Vittoria Brambilla e Silvio Berlusconi con due degli agnellini adottati dal leader di Forza Italia

MILANO – Le immagini dei cinque agnellini adottati dal leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, oltre ad aver fatto il giro delle bacheche sui social network hanno anche scatenato diverse polemiche, soprattutto da parte delle associazioni dell’industria della carne.

L’ex premier ha voluto aderire alla campagna pasquale della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente di Michela Vittoria Brambilla: “A Pasqua scegli la vita, scegli veg”. Così cinque agnellini saltellano da un paio di giorni sul prato di villa san Martino, ad Arcore. Uno degli animali, di appena dieci giorni, prende ancora il biberon ed è stato chiamato Fiocco di neve. Un gesto, quello di Berlusconi, arrivato all’inizio della Settimana Santa, “proprio quando la

tradizione propone sulle tavole carni di agnello e di capretto” spiega la Brambilla.

Gli agnellini erano destinati a diventare un pranzo di Pasqua ma sono stati salvati e portati ad Arcore, su richiesta dello stesso Berlusconi, dalla presidentessa della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente.

“Nella nuova casa si sono trovati subito a loro agio, le più grandi correndo qua e la nel parco, il più piccolo grazie ad abbondanti razioni di latte. Togliere la vita a questi piccoli è quanto di più lontano si possa immaginare dallo spirito di una festa che celebra la Resurrezione e la vita” sottolinea Brambilla.

“Fortunatamente la consapevolezza dell’opinione pubblica è aumentata e le preferenze degli italiani stanno cambiando di conseguenza. Finché correrà il rischio di finire nel piatto anche un solo agnello, non verrà meno il nostro impegno, per sensibilizzare e persuadere” ha concluso.

Il gesto del leader di Forza Italia non è piaciuto però ad Assocarni. “Riteniamo incredibile che per accaparrarsi l’elettorato animalista Berlusconi, pur essendo un imprenditore, contribuisca a danneggiare una filiera e un’industria come quella della carne, i cui consumi sono tra più equilibrati dell’Unione europea (79 kg bovino, suino, pollame ovino e salumi) dando il colpo di grazia alla filiera ovina, che ha un ruolo fondamentale per la produzione di formaggi e carni di alta qualità, e i cui allevamenti allo stato brado contribuiscono al mantenimento del territorio”.

“Le Reti Mediaset hanno incassato e continuano ad incassare miliardi promuovendo brand e eccellenze alimentari di origine animale (formaggi, salumi etc) e Berlusconi viene opportunisticamente folgorato da conversione animalista. L’auspicio è che gli inserzionisti da ora in poi scelgano meglio” conclude la nota dell’associazione.