Clericus Cup: il Collegio Ucraino vola ai quarti e prega per la pace nel Donbass


Il capitano Vasyl Myhniyk pensa al suo Paese: “Siamo in guerra con la Russia, speriamo torni presto il sereno”. Domani i sorteggi in diretta su Tv2000

clericus cup 2017
Vasyl Myhniyk, capitano del Pontificio Collegio Ucraino

ROMA – Cala il sipario sulla fase a gironi della Clericus Cup, il Mondiale di calcio della Chiesa, e le sorprese non sono mancate nell’ultimo turno. Cinque squadre composte da sacerdoti e seminaristi si giocavano gli ultimi due posti tra le magnifiche otto e alla fine l’hanno spuntata i seminaristi del Sedes Sapientiae e il Pontificio Collegio Ucraino.

Nel derby dell’Opus Dei, fra i seminaristi del Sedes Sapientiae e i sacerdoti del Collegio Altomonte, sono passati i più giovani. La sfida terminata 2-1 è stata decisa dalla doppietta del bomber ghanese Richard Dapilah, capitano del Sedes, che nel finale, a 10 minuti dal termine ha regalato la vittoria al seminario trasteverino, dopo il pareggio del sacerdote guatemalteco Muralles.

L’altra squadra a cantare il Gloria, seppure in tempo di Quaresima, è il Pontificio Collegio Ucraino (Chiesa cattolica di rito bizantino) che in un rocambolesco finale di gara ha ribaltato il risultato, inchiodando il San Paolo alla croce dell’eliminazione.

Nella sfida ad eliminazione diretta, le reti del camerunense Wirnkar (5° gol stagionale) e del venezuelano don Alfredo Roa hanno permesso al San Paolo di portarsi sul 2-0. Prima della pausa il piede morbido di Kachmarskyi riavvicina con una bella punizione i gialloazzurri esteuropei. Nel finale di partita l’Apocalisse paolina. A un minuto dal termine arriva infatti l’autogol del pareggio, quindi nel recupero il ‘gol fantasma’ del mediano Andriy Kobilnyk.

L’arbitro Csi, su segnalazione dell’assistente ben posizionato sulla bandierina, convalida la rete, scatenando le proteste paoline. Finisce due minuti dopo in preghiera a centrocampo, con alcuni sacerdoti del collegio di Propaganda Fide sconsolati a fine gara e con il capitano ucraino Vasyl Myhniyk, 26 enne centrocampista di Ivano-Frankivsk, ancora incredulo che pensa al suo Paese. “Da noi c’è la guerra con la Russia e vorrei pregare dopo questa miracolosa qualificazione perché presto torni la pace e la serenità. La nostra vittoria è per questa intenzione. Che sia una Pasqua di pace”.

Nelle altre due gare da registrare la doppietta del tedesco Jonas Klur, tra i migliori del torneo, con cui la Gregoriana ha battuto 2-0 i Martyrs statunitensi e il “cucchiaio di legno” finito al Collegio Messicano, dopo la sfida Francia-Messico tra le “Cenerentole” del girone, ultime e mai a segno nel torneo.

Il galletto francese canta tre volte nella ripresa. Finisce 3-0 per i transalpini con doppietta di Sabatié Garate e rete di Clerval.

La Clericus Cup promossa dal Centro Sportivo Italiano, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano, ora effettuerà la rituale sosta pasquale per tornare in campo a Maggio.

Gli ucraini al primo anno di Clericus Cup ed il Sedes Sapientiae si aggiungono così alle altre 6 già qualificate: i campioni in carica del Mater Ecclesiae, i vicecampioni del Collegio Urbano, i più titolati (tre scudetti) del Redemptoris Mater ed ancora Gregoriana, Collegio Pio Brasiliano e Pio Latinamericano.

Lunedì alle 19 in diretta tv (Tv2000 all’interno di Sport2000) i sorteggi e gli abbinamenti dei quarti di finale.