A Cascia mille pecore dalla Sardegna per salvare i pastori terremotati


Il maxigregge è stato donato dai colleghi isolani secondo l’antica tradizione della “Sa Paradura”

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Le pecore donate secondo l’antica tradizione della “Sa Paradura”

PERUGIA – Sono arrivate a Cascia, in provincia di Perugia, mille pecore con agnellini al seguito per salvare la pastorizia nelle zone dell’Umbria colpite dalla sequenza sismica.

Il maxigregge è sbarcato a Civitavecchia da una motonave salpata da Olbia e da lì ha poi raggiunto Cascia. L’iniziativa è dei pastori della Coldiretti della Sardegna che hanno voluto regalare ai “colleghi” terremotati i mille capi rinnovando, con un impegno dalle dimensioni straordinarie, l’antica tradizione agropastorale della “Sa paradura” con la quale vengono offerte in dono una o più pecore a chi cade in disgrazia per risollevarne le sorti.

Nei fatti, tanti pastori in tutta la Sardegna, nonostante la crisi, si sono privati di parte del loro gregge per fare un atto di generosità concreta.

“È stato deciso – sottolinea la Coldiretti – di assegnare le pecore a 40 pastori umbri con una consegna casuale “a stumbu” fatta da un bambino bendato, secondo l’antica tradizione”.

Ad accompagnare il gregge una nutrita delegazione di pastori della Coldiretti Sardegna che per festeggiare l’evento hanno deciso di offrire a tutta la popolazione i prodotti dell’isola. In tavola malloreddus, passata pomodoro, agnello igp di Sardegna, porcetto, formaggio e vino.

Una giornata di festa salutata con l’apertura degli stand e le esibizioni itineranti nelle vie di Cascia dei gruppi folcloristici umbri e sardi con il grande pranzo offerto alla popolazione a base di prodotti tipici dell’Isola.