Italiani in viaggio: tra vacanza o lavoro nel 2016 spostamenti in crescita


Indagine Istat: viaggi con pernottamento in crescita del 13,7% ma le vacanze sono sempre più brevi

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Nel 2016 i viaggi all’estero (17,2%) sono concentrati soprattutto nei Paesi dell’Unione europea (9,8%) per tutti i tipi di viaggio

ROMA – Nel 2016 gli italiani hanno effettuato 66 milioni e 55 mila viaggi con pernottamento, per un totale di 355 milioni e 849 mila notti trascorse fuori casa.

Tra il 2015 e il 2016, salgono del 13,7%, trainati soprattutto dalle vacanze brevi, che passano da 24,3 a 29,3 milioni (+20,7%), ma anche dall’incremento delle vacanze lunghe, che dai 26,9 milioni del 2015 si portano a 29,9 milioni nel 2016 (+11,3%).

È quanto emerge dall’indagine Istat su “Viaggi e vacanze in Italia e all’estero 2016”.

I viaggi per motivi di vacanza sono circa il 90% del totale, il restante 10% è rappresentato da quelli effettuati per motivi di lavoro; in termini di pernottamenti, alle vacanze è dedicato il 93,4% delle notti (6,6% al lavoro). Circa il 45% dei viaggi e il 77% delle notti trascorse in viaggio riguardano vacanze “lunghe” (4 o più notti).

I viaggi di lavoro, stimati in 6,7 milioni, rimangono invece sostanzialmente stabili. Vengono effettuati principalmente per partecipare a congressi, convegni o altri eventi (16,2%), per riunioni d’affari (14,7%), attività di rappresentanza, vendita, installazione o simili (12,6%) e missioni di lavoro (12,5%).

Un ulteriore 11,3% è legato ad altre motivazioni, che comprendono gli spostamenti per la ricerca di lavoro (concorsi, colloqui, esami per abilitazioni professionali, ecc.) e quelli del personale viaggiante a bordo di mezzi per il trasporto di persone e/o merci.

La durata media è pari a 5,6 notti per i viaggi di vacanza (9,2 per le vacanze lunghe) e si attesta a 3,5 per i viaggi di lavoro. L’aumento delle vacanze brevi si registra anche in termini di pernottamenti (+25,6%), mentre la stima delle notti per vacanza lunga e per viaggi di lavoro risulta sostanzialmente stabile rispetto al 2015.

Emilia-Romagna e Veneto le mete preferite in Italia

Nel 2016, l’82,8% degli spostamenti degli italiani ha come destinazione una località lungo lo Stivale. L’aumento complessivo delle vacanze brevi rispetto al 2015 è da attribuire interamente all’incremento di questo tipo di soggiorno in Italia (+23,8%).

Il Nord si conferma l’area del Paese con maggior potere attrattivo (44,1% dei viaggi) sia per le vacanze, soprattutto se brevi (53,2%), sia per i viaggi di lavoro (45,9%). Il Mezzogiorno registra quote più elevate del Centro per le vacanze lunghe (26% contro il 15,3%), a differenza di quanto avviene per quelle brevi (15,4% contro il 22,7%).

Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, Lombardia, Lazio e Trentino Alto-Adige sono le regioni italiane più visitate e accolgono complessivamente il 56% dei viaggi interni effettuati dai residenti. Le quote variano tra il 7,2% del Trentino Alto-Adige e il 12,5% dell’Emilia-Romagna; quest’ultima rappresenta, nel 2016, la meta preferita per le vacanze (12,9%), sia brevi che lunghe.

In occasione dei soggiorni lunghi, dopo l’Emilia-Romagna (10,9%) e il Trentino Alto-Adige (10,4%), segue la Puglia (9,6%) la sola nel Mezzogiorno a collocarsi nella graduatoria delle sei regioni italiane più visitate.

Per lavoro si viaggia di più in Lombardia e Lazio, dove si concentra quasi il 34% dei viaggi di lavoro in Italia.

In estate Puglia (12,9%) ed Emilia-Romagna (11,4%) sono le mete preferite per le vacanze lunghe, seguite da Trentino Alto-Adige, Toscana e Veneto. Per quelle brevi ai primi posti figurano invece Veneto (14,9%), Emilia-Romagna (14,6%), Liguria e Campania (entrambe con 9,7%) e, infine, Toscana.

Spostamenti all’estero: Paesi Ue in cima alla classifica

Anche nel 2016 i viaggi all’estero (17,2%) sono concentrati soprattutto nei Paesi dell’Unione europea (9,8%) per tutti i tipi di viaggio. Si viaggia all’estero soprattutto per lavoro (24,3%) e in occasione di vacanze lunghe (23,9%). Anche nel 2016, Francia e Spagna sono i Paesi più visitati (rispettivamente 13,1% e 10,6% dei viaggi), seguono Germania, Austria, Regno Unito e Croazia.

La Spagna continua ad essere la meta preferita per le vacanze lunghe (12%), la Francia per quelle brevi (22,1%). La Germania si conferma il Paese più visitato per motivi di lavoro (17,4%).

Tra le mete extra-europee, gli Stati Uniti sono la destinazione preferita per le vacanze lunghe (16,4%), la Tunisia per quelle brevi (2,3%). Per il secondo anno consecutivo la Cina è invece al primo posto per i viaggi di affari (8,4%).

In primavera, la Francia rappresenta la destinazione principale per le vacanze (21,7%), superata in estate dagli Stati Uniti (19%).

La Spagna è il Paese che più viene scelto nel periodo invernale (23,8%), Albania e Macedonia in autunno (rispettivamente 17,5% e 12,8%) accolgono prevalentemente i residenti stranieri in vacanza nei paesi di origine. Nello stesso periodo, i residenti con cittadinanza italiana scelgono per lo più Germania e Francia (rispettivamente 16,7% e 12,6%).

Prenotati via Internet quattro viaggi su dieci

Nel 2016 oltre la metà dei viaggi avviene con prenotazione diretta (53,9% dei viaggi di lavoro e 49,8% delle vacanze lunghe). Il 42,1% dei viaggi è effettuato senza prenotazione, stima che sale al 44,6% nel caso delle vacanze brevi.

La prenotazione tramite agenzia o tour operator, che riguarda complessivamente il 7,3% dei viaggi, è più frequente per quelli di affari (12%) e per le vacanze lunghe (7,9%).

La prenotazione tramite Internet arriva a sfiorare nel 2016 il 40% ed è in crescita, rispetto all’anno precedente, di circa il 30% per le vacanze (+40,7% per quelle lunghe).

Si viaggia soprattutto in automobile

Nel 2016 l’auto si conferma il mezzo di trasporto più utilizzato per viaggiare (64,2%), seguono a grande distanza aereo e treno (rispettivamente 16,1% e 10,3%).

L’aereo è utilizzato soprattutto per gli spostamenti di lavoro (28,7%) e le vacanze lunghe (22,4%), molto meno per le vacanze brevi (6,8%); il treno viene scelto in quasi un quinto dei viaggi di affari (19,1%). L’utilizzo del pullman è pressoché simile per tutti i tipi di spostamenti (circa il 3%).