Castelluccio di Norcia rinasce, inizia la semina delle lenticchie


Da lunedì riapre la strada che collega Norcia alla piana

fioritura_castelluccio di norcia
La piana di Castelluccio durante la fioritura

ROMA – Inizia il conto alla rovescia per la semina della lenticchia nella piana di Castelluccio di Norcia. Uno dei prodotti agricoli fiore all’occhiello dell’Italia – la lenticchia – resterà infatti sulle tavole di tutto il mondo grazie alla volontà indomita dei contadini castellucciani, al supporto delle istituzioni locali e ad aziende come Perugina.

Da lunedì sarà aperta la statale 477 che collega direttamente Norcia a Castelluccio, percorrendo quindi la strada che attraversa la galleria di Forca Canapine. Due finestre giornaliere, mattina e pomeriggio, consentiranno di raggiungere la piana e iniziare le operazioni di semina che dureranno per circa due mesi e che culmineranno nella Fiorita a fine giugno. La raccolta della lenticchia IGP avverrà a fine luglio.

“Dopo mesi di incertezze possiamo finalmente partire con la semina” ha dichiarato Gianni Coccia, portavoce dei contadini castellucciani. “Non è stato facile a causa delle difficoltà nella messa in sicurezza delle strade. Ma ce l’abbiamo fatta. Adesso dobbiamo essere uniti più che mai per ritornare a far rivivere Castelluccio ed il suo territorio, grazie anche al progetto #Rinascitacastelluccio, che prevede la costruzione di edifici eco-sostenibili per lo stoccaggio dei nostri prodotti, oltre a un villaggio diffuso per la commercializzazione. Così rinasce Castelluccio!”.

La costruzione del villaggio rappresenterà ‘l’ultimo miglio’ per consentire di riaprire lo storico borgo anche ai turisti che ogni anno si godono uno degli spettacoli naturali più suggestivi del mondo. Nel 2016, solo nell’ultimo fine settimana di giugno, Castelluccio ha accolto oltre 10.000 visitatori.

Il progetto #RinascitaCastelluccio – promosso del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e di Regione Umbria, con il supporto di comunicazione di Perugina – prevede infatti la realizzazione di un’area per ospitare le attività economiche locali in attesa della ricostruzione: capannoni e magazzini per lo stoccaggio e la vendita in una zona nei Piani di Castelluccio solitamente destinata a seminativo o a pascolo di circa 6.500 mq.

“L’architetto Francesco Cellini, docente di Progettazione Architettonica nella facoltà di Architettura di Roma Tre, sta lavorando intensamente sul progetto per accorciare i tempi – commenta Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria. “A breve avremo il rendering e poi potremo procedere con i lavori: l’idea è quella di avere un villaggio diffuso con un impatto ambientale molto ridotto grazie anche all’utilizzo di materiali ecocompatibili e a principi di bio-edilizia”.

Nel frattempo è necessario continuare a tenere alta l’attenzione e a dare il proprio contributo attraverso la raccolta fondi sulla piattaforma www.rinascitacastelluccio.it, appositamente creata sul portale di crowdfunding WithYouWeDo di TIM, che oggi ha superato la cifra di 124.939 euro. Per rafforzare la raccolta Perugina ha realizzato il video-manifesto del progetto, un ulteriore modo per ricordare a tutti la “ferita” che la terra e i suoi abitanti hanno subìto e per dare speranza di una possibile “rinascita”.