Terremoto, l’Università di Camerino riparte con i fondi del Miur


Stanziate risorse nel prossimo quadriennio per edilizia e infrastrutture tecnologiche

camerino terremoto
Camerino è uno dei comuni delle Marche più colpiti dal terremoto: il centro storico è diventato zona rossa con molti edifici lesionati o distrutti

ROMA – Il Miur e l’Università degli Studi di Camerino hanno definito l’accordo che prevede lo stanziamento di risorse ad hoc per il rilancio dell’ateneo colpito dal sisma. L’intesa è stata approvata dagli organi di governo dell’ateneo e sarà firmata nei prossimi giorni dalla Ministra Valeria Fedeli e dal rettore Flavio Corradini.

Nello specifico, per il quadriennio 2016-2019, è previsto uno stanziamento massimo pari a 11 milioni di euro per il 2016, a 10 milioni per il 2017, a 8 milioni per il 2018, a 6 milioni per il 2019.

I primi 11 milioni, in particolare, serviranno a compensare le mancate entrate dovute alla minore contribuzione studentesca (7 milioni). I fondi saranno impiegati anche per la ricostruzione, la riqualificazione e la messa in sicurezza degli edifici danneggiati dal terremoto (3 milioni) e per il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche ed informatiche e della teledidattica (1 milione).

“L’Università è un elemento fondamentale per la vita e per la crescita culturale, economica e tecnologica di un territorio” ha sottolineato la ministra Valeria Fedeli.

“L’accordo consentirà all’Università degli Studi di Camerino di riprendere velocemente quel ruolo di garanzia della vitalità del proprio territorio e di centro di conoscenze e competenze tecnologiche che ha permesso a molte realtà produttive di consolidarsi e raggiungere livelli di eccellenza nazionali ed internazionali”.