Yemen, nel secondo anno di guerra uccisi oltre 1500 bambini


La denuncia contenuta nell’ultimo rapporto Unicef: nel Paese più povero del Medio Oriente è crisi umanitaria

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Nell’ultimo anno di guerra 1572 minorenni sono stati reclutati per combattere (foto Unicef)

SANA’A – È ermegenza umanitaria in Yemen, all’alba del terzo anno di guerra civile nel Paese più povero del Medio Oriente. I numeri dell’ultimo rapporto Unicef fanno rabbrividire: oltre 1500 bambini uccisi, più di duemila mutilati, 1572 minorenni reclutati per combattere e mezzo milione di piccoli che soffre di malnutrizione acuta grave.

E ancora: oltre 2 milioni di bambini non frequentano le scuole (1600 sono inutilizzabili), l’80% delle famiglie ha debiti e metà della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno. Oltre 15 milioni di uomini, donne e bambini non hanno accesso alle cure sanitarie.

Citando dati verificati delle Nazioni Unite, il rapporto Unicef (“Falling through the Cracks”, questo il titolo) evidenzia che solo nell’ultimo anno di guerra il numero di bambini uccisi è drasticamente aumentato (da 900 a più di 1.500) mentre quello dei feriti è quasi raddoppiato, passando da 1.300 a 2.450. Gli attacchi alle scuole sono più che quadruplicati (da 50 a 212) mentre 95 ospedali e strutture sanitaria hanno subìto bombardamenti.

Ma la guerra civile in Yemen ha causato anche una delle più gravi emergenze al mondo per quanto riguarda la sicurezza alimentare e la malnutrizione. Le famiglie mangiano molto meno, scelgono cibo meno nutriente o saltano i pasti. Quasi mezzo milione di bambini soffre di malnutrizione acuta grave (in aumento del 200% dal 2014) e aumenta il rischio di carestia.

Così, visto che le risorse delle famiglie diminuiscono, sempre più bambini vengono reclutati dalle parti in guerra e spinti a matrimoni precoci. Oltre due terzi delle ragazze si sposano prima dei 18 anni (prima dello scoppio della crisi la percentuale era del 50%).

Il sistema sanitario dello Yemen è sull’orlo del collasso: quasi 15 milioni di persone non hanno accesso alle cure. Un’epidemia di colera e diarrea acuta legata all’acqua, esplosa lo scorso Ottobre, continua a diffondersi, con oltre 22.500 casi sospetti e 106 morti.

“La guerra in Yemen continua a mietere le vite dei bambini e il loro futuro”, ha detto Meritxell Relaño, Rappresentante Unicef in Yemen. “I combattimenti senza sosta e la distruzione hanno segnato i bambini per tutta vita. Dobbiamo agire ora per tirare fuori dal baratro le famiglie. I rischi per le generazioni future sono estremamente elevati”, ha concluso.