Chirurgia plastica: “Serve chiarezza. In tivù messaggi sbagliati”


L’Associazione Italiana di Chirurgia Estetica è allarmata da ciò che dicono alcune trasmissioni

chirurgia estetica
Trattamenti sempre più in voga

ROMA – In meno di una settimana è successo a Pomeriggio 5, dove si è parlato, tra l’altro, di interventi di liposuzione con aspirazione di 8/9 litri, e a Mi Manda Rai 3, dove si sono visti anche interventi di medicina estetica eseguiti nello studio del dentista.
La chirurgia plastica è al centro di molte trasmissioni televisive: “E’ un fenomeno che si ripete ciclicamente sulle reti televisive italiane e che raggiunge l’apice con l’arrivo della bella stagione. Il problema è che l’argomento è affrontato in modo spesso sbagliato e polemico, con il risultato che al pubblico arrivano messaggi sbagliati: come società scientifica non possiamo accettarlo”.

A parlare è l’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), nata nel 2011 e che oggi riunisce oltre 300 soci selezionati tra gli specialisti che si occupano soprattutto dell’aspetto estetico della chirurgia plastica. Aggiungono i professionisti Aicpe: “Il business che ruota attorno a chirurgia plastica e medicina estetica è grande. Le regole non sempre sono chiare e i confini non così netti come si pensa, ma non bisogna veicolare messaggi errati o distorti: anzi è importante informare correttamente i pazienti e aiutarli a compiere scelte consapevoli”.

L’intervento al seno va dai 4.500 e gli 8.000 euro

Aicpe interviene per ribadire alcuni concetti:

1) I miracoli non esistono e ci sono interventi che non solo non permettono di raggiungere il risultato promesso, ma mettono anche a rischio la salute. È il caso di chi parla di interventi di liposuzione con asportazione di 9 litri di grasso: una quantità davvero troppo elevata, la media è di 2-4 litri, o meglio al massimo del 5% del peso corporeo. Oltre questa quantità, aumentano considerevolmente i rischi per la salute.
2) La chirurgia plastica estetica deve essere realizzata in un ambiente adatto e con personale competente. Se per la legge italiana basta una laurea in Medicina e Chirurgia per eseguire qualsiasi tipo di intervento, sicuramente uno specialista ha più competenze per farlo: il consiglio è di rivolgersi sempre a uno specialista in chirurgia plastica, verificando l’appartenenza a società scientifiche come Aicpe, che effettua una rigida selezione dei propri soci.
3) Il prezzo non deve essere l’unico criterio di scelta. Dietro a un intervento di chirurgia plastica o medicina estetica con un costo basso, è alto il rischio che si utilizzi materiale di scarsa qualità o che si operi in strutture che non rispettano tutti gli standard di sicurezza.
4) Il paziente deve informarsi prima di decidere. Compito del paziente deve essere porre la massima attenzione nella propria scelta, valutando bene sia il medico a cui ci si rivolge sia la struttura in cui opera. Documentatevi su internet e non abbiate timore a fare domande allo specialista sulla sua preparazione ed esperienza: se è un professionista serio vi risponderà senza problemi.
5) Le regole cambiano di regione in regione. Purtroppo manca una normativa nazionale che disciplini la chirurgia e la medicina estetica: quello che in certe regioni si può eseguire in ambulatorio, in altre è vietato. Questo rischia di causare confusione nel paziente, per questo il consiglio è, ancora una volta, di affidarsi a professionisti seri, preparati e affidabili.