I suoceri albanesi al Rendano di Cosenza


Domenica 26 marzo, la divertente commedia sui rapporti generazionali. In scena la coppia di celebri doppiatori (ore 18)

Domenica 26 marzo, sul palco del Teatro A. Rendano, ore 18, torna la stagione firmata da “L’Altro Teatro”. In scena, la divertente commedia “I suoceri albanesi: due borghesi piccoli piccoli” di Gianni Clementi. Protagonisti: Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi.

Evento patrocinato dall’amministrazione comunale di Cosenza e organizzato da un gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 14 appuntamenti all’insegna del divertimento e del puro spettacolo. Prosa, commedie e tanta musica questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”.

I suoceri albanesi” parla di una famiglia borghese: un padre, una madre e una figlia. Lui, Lucio, 55enne, consigliere comunale progressista, lei, Ginevra, 50enne, Chef in carriera, con un passato fatto di lotte politiche e rivolte generazionali, conducono un’esistenza improntata al politically correct, cercando quotidianamente di trasmettere alla figlia Camilla, 16enne, questo loro stile di vita, pregno di valori importanti, di parole mai banali: l’importanza della politica, della solidarietà, della fratellanza.

Ogni occasione è buona per ribadire simili concetti: a tavola, ascoltando un telegiornale, commentando episodi di vita. Anche l’amica del cuore di Ginevra, Benedetta, erborista alternativa, in analisi perenne e ossessiva ricerca di un compagno, è la frequentatrice abituale della casa e non perde occasione per manifestare le sue fragilità. Ma come in tutte le famiglie anche le incombenze pratiche occupano uno spazio importante nella vita di Lucio e Ginevra e la rottura di una tubazione del bagno di servizio, che rischia di allagare l’appartamento sottostante, occupato da un eccentrico Tenente Colonnello, obbliga i coniugi a chiamare una ditta per il restauro completo del servizio igienico. La ditta è formata da due ragazzi: Igli, 35 anni e Lushan di 18. Sono albanesi, con una storia alle spalle di quelle che si leggono tutti i giorni sui quotidiani.

Viaggi su barconi fatiscenti, periodi di clandestinità, infine l’agognato permesso di soggiorno e adesso una Ditta, con tanto di partita Iva e lavoro in quantità. Un esempio da seguire per Camilla e i giovani come lei, abituati al contrario a situazioni agiate e iperprotettive. E’ questo che Lucio e Ginevra pensano, guardando a quella luce che illumina gli sguardi dei 2 ragazzi. Una luce piena di vitalità, voglia di fare, come solo chi ha davvero conosciuto la fame può ancora avere. Ma un giorno Lucio dimentica un importante documento, torna a casa ad un orario imprevisto e le certezze sue e di Ginevra crollano come un castello di carte. E chi predica bene…

Francesco Pannofino Attore e doppiatore è al centro de i Suoceri albanesi. All’inizio degli anni Novanta doppia Tom Hanks in “Forrest Gump” e Denzel Washington in “Philadelphia”, diventando uno dei doppiatori italiani più famosi e conquistando così l’onore di prestare la propria voce a molti divi tra cui George Clooney, Kevin Spacey e Antonio Banderas. Ma è proprio alla metà del decennio che anche il cinema e la televisione si accorgono di lui, proiettandolo verso una intensa carriera di attore. Nel 1995 Luciano De Crescenzo lo chiama a interpretare un piccolo ruolo in “Croce e delizia”, mentre tre anni dopo è con Aldo, Giovanni e Giacomo sul set di “Così è la vita”. Nel frattempo recita in alcune tra le serie televisive più seguite del momento come “Carabinieri” e “La squadra”.

Negli anni Duemila il suo volto inizia a essere noto al grande pubblico: è il ‘Riccetto’ in “Fatti della banda della Magliana” di Daniele Costantini, Garofano, il poliziotto ossessionato dalle telefonate della moglie, in “Notturno bus” di Davide Marengo, e il Gatto della fiction “Pinocchio” targata Lux Vide. Il successo vero e proprio però arriva con il ruolo del regista René Ferretti nelle tre stagioni della sit-com “Boris”, che nel 2010 trova la via del grande schermo.