Troppi batteri pericolosi nei campi da calcio in erba sintetica


Lo dimostra il primo studio dell’Università di Catania sulla contaminazione degli impianti sportivi

erba sintetica
Si calcola che in Italia siano oltre duemila i campi in erba sintetica, soprattutto di calcio e calcetto

ROMA – I campi in erba sintetica sono un ricettacolo di batteri potenzialmente pericolosi per la salute. A dimostrarlo è uno studio condotto dall’Università di Catania, di cui vi avevamo già parlato nei mesi scorsi e che ora è giunto al termine.

L’indagine ha evidenziato la presenza rilevante di agenti patogeni, tra cui Escherichia coli e stafilococchi in impianti sportivi frequentati ogni giorno da migliaia di persone.

L’indagine è stata condotta su quattro diversi impianti sportivi catanesi. Per valutare il livello di contaminazione i ricercatori hanno prelevato campioni di erba sintetica in diversi punti di differenti campi di calcio, che poi sono stati sottoposti ad analisi microbiologiche.

I risultati hanno evidenziato una carica microbica totale pari a 20.000 unità formanti colonie (ufc) per centimetro quadrato, presenza di stafilococchi (pari a 4.000 ufc per centimetro quadrati), di Escherichia coli 100 ufc), di Pseudomonas spp (6.000 ufc) e di enterococchi (400 ufc).

Come spiega Cinzia Randazzo, docente di Microbiologia Agroalimentare dell’Università di Catania e coordinatrice della ricerca “la presenza di tali microrganismi può essere correlata a contaminazioni di origine umana. Gocce di sudore, saliva, abrasioni dei giocatori ma anche escrementi di volatili o di altri animali”.

In Italia sono oltre duemila campi in erba sintetica e il loro numero è in forte crescita. Le scarse condizioni igienico-sanitarie possono portare problemi alla salute di chi frequenta questi luoghi.

Per questo la ricerca dell’ateneo catanese ha studiato anche l’efficacia di possibili soluzioni per garantire la salubrità degli impianti sportivi in erba sintetica.

Ad oggi in commercio è presente un solo prodotto che ha ricevuto l’Attestazione di Detergente Sanificante dalla Commissione Impianti Sportivi in Erba Artificiale della L.N.D.-F.I.G.C. (C.I.S.E.A.). Si tratta del detergente alcalino denominato ‘Lavailcampo’.

“Ad una concentrazione del 20%, per un tempo di contatto di 20 minuti, ha portato ad un abbattimento totale degli agenti patogeni” prosegue Randazzo.

“In particolare si è azzerata la presenza di batteri pericolosi come Escherichia coli, Pseudomonas e stafiloccocchi, così come richiesto dalle leggi italiane in tema di igiene pubblica. L’effetto igienizzante dura a lungo nel tempo e dopo un mese la carica batterica presenta ancora valori contenuti e accettabili” conclude la docente.