Terremoti e disastri naturali, per la ricostruzione arrivano anche i fondi FESR


Le risorse a disposizione degli Stati membri dell’Ue si sommano a quelle del Fondo di solidarietà

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ROMA – Per la ricostruzione gli Stati membri dell’Ue colpiti da disastri naturali oltre al Fondo di solidarietà potranno contare anche sulle risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).

La commissione per lo sviluppo regionale dell’Unione europea ha approvato infatti con 28 voti a favore e un’astensione la proposta di coprire completamente i costi di ricostruzione a seguito di disastri naturali attraverso il FESR.

Questi fondi addizionali andranno ad integrare gli aiuti previsti dal Fondo di solidarietà.

La relatrice e presidente della commissione, la bulgara Iskra Mihaylova (ALDE) ha espresso soddisfazione per l’approvazione della relazione sulle misure specifiche per gli Stati membri colpiti da calamità naturali, attraverso la procedura semplificata, al fine di fornire i risultati in modo più efficiente.

“Ciò aiuterà tutti gli Stati membri interessati a recuperare in fretta i fondi spesi attraverso il sostegno supplementare del Fondo europeo di sviluppo regionale” ha dichiarato.

Il nuovo regolamento modificherà la Politica di coesione 2014-2020 introducendo un asse prioritario per le operazioni di ricostruzione con un tasso di co-finanziamento che può arrivare fino al 100% e quindi un sostegno totale da parte del FESR.

Questi aiuti saranno dati agli Stati membri e alle regioni colpite da disastri naturali grandi o locali, come l’Italia dopo i terremoti di Agosto e Ottobre, completando gli aiuti già disponibili attraverso il Fondo di solidarietà dell’Ue.

I deputati della commissione per lo sviluppo regionale hanno proposto solo un emendamento alla proposta della Commissione per introdurre un tetto massimo del 5% di fondi prelevabili da quelli del FESR, per ogni Stato membro e durante il periodo 2014-2020.

Per garantire il finanziamento delle operazioni direttamente dopo il verificarsi di un disastro, è stata fatta una deroga alla norma sulla data d’inizio d’ammissibilità delle spese. La deroga assicura la possibilità che le spese sostenute per la gestione della fase d’emergenza e la ricostruzione possano essere dichiarate per il rimborso sin dal primo giorno del disastro.

Ora la risoluzione legislativa sarà messa al voto in plenaria a inizio Aprile. Solo allora il Parlamento europeo avvierà i negoziati con il Consiglio per raggiungere un rapido accordo.