Agea eroga un’altra tranche di aiuti agli allevatori delle zone terremotate


In corso le procedure per il pagamento di 34 milioni per mancato reddito

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Le difficili operazioni di salvataggio degli animali dopo l’ondata di maltempo di gennaio

ROMA – La protesta degli allevatori e degli agricoltori delle zone terremotate del Centro Italia per i ritardi nella ricostruzione ha sortito i suoi effetti. Per le centinaia di produttori arrivati ieri in Piazza Montecitorio la boccata d’ossigeno è rappresentata dall’annuncio del Ministero delle Politiche Agricole.

Sono infatti in corso le procedure per il pagamento di 34 milioni di euro di aiuti straordinari per mancato reddito a favore degli allevatori delle aree colpite dal sisma.

Le risorse, che sono state stanziate dallo Stato, dall’Unione europea e dalle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, prevedono premi per ogni animale posseduto dalle aziende prima del sisma. Nello specifico è pari a 400 euro a capo bovino, 60 euro per ovini e caprini, 20 euro per i suini. Due milioni di euro sono destinati invece al settore equino in regime de minimis.

Gli aiuti vengono erogati da Agea attraverso una procedura semplificata, azzerando la burocrazia. La domanda che viene presentata per gli aiuti, infatti, è precompilata e gli allevatori devono solo verificare la corrispondenza del numero dei capi (bovini e bufalini, ovini e caprini, oltre al comparto suinicolo) registrati nel SIAN e già integrati con i dati forniti dalla Anagrafe Zootecnica – Banca Dati Nazionale.

Le operazioni effettuate presso i centri di assistenza agricola (CAA) saranno a costo zero per le imprese grazie all’impegno delle organizzazioni agricole di rendere gratuito il servizio. Ogni settimana è previsto da Agea un decreto di pagamento delle domande pervenute con una prima tranche di anticipo del 75% del premio spettante a ciascuna azienda, con saldo entro i 60 giorni successivi.

Questi pagamenti si aggiungono a quelli che Agea ha erogato fino ad oggi, in particolare a 90 milioni di euro di aiuti diretti per domanda unica 2016 a 33mila aziende e a circa 70 milioni di euro di fondi europei per lo sviluppo rurale, di cui 50 milioni pagati la scorsa settimana, in anticipo rispetto ai tempi ordinari grazie all’accordo raggiunto tra il Ministro Maurizio Martina e il Commissario Ue, Phil Hogan.