Terremoto, dai cittadini alle imprese: chi e come può entrare nella zona rossa


Le linee guida della Protezione Civile per richiedere l’accesso alle aree interdette nelle regioni del Centro Italia colpite dalla sequenza sismica

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Gli sfollati sono oltre 11mila nelle aree colpite dal terremoto

ROMA – Dalla Protezione Civile arrivano nuove indicazioni per richiedere l’accesso nella zona rossa dei comuni del Centro Italia colpiti dalla sequenza sismica iniziata il 24 Agosto. Le disposizioni riguardano i territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.

Il documento trasmesso dal coordinatore della Dicomac ai direttori delle strutture di Protezione civile delle quattro regioni fornisce indicazioni di carattere generale per l’accesso in zona rossa.

L’obiettivo della procedura, elaborata in sinergia con i Vigili del fuoco, è di agevolare gli interventi di messa in sicurezza di edifici e l’attività di rimozione macerie. Lo scopo è anche quello di continuare ad assicurare il corretto ingresso da parte di cittadini e rappresentanti istituzionali in zona rossa, area individuata con ordinanza del sindaco.

Il documento fornisce i criteri e le fasi da seguire per chiedere l’accesso a una zona rossa, a partire da chi è il soggetto interessato: cittadini, rappresentanti istituzionali e imprese. È compito di ciascun comune predisporre la specifica modulistica per la richiesta di accesso.

Ingresso per i cittadini

Come spiega la Protezione Civile può accedere in zona rossa chi intende recuperare effetti personali, documenti e dati irripetibili e valori. Oltre a questi casi, di volta in volta potranno essere valutate anche altre specifiche motivazioni.

La richiesta di recupero beni deve essere presentata a un punto di contatto dei Vigili del fuoco (UCL, Sala operativa del Comando Provinciale) poiché l’intervento sarà svolto a cura degli stessi Vigili del fuoco.

Ingresso per i rappresentanti delle istituzioni

Riguarda tutti quei soggetti che possono chiedere l’accesso per motivi istituzionali (ad es. delegazioni di autorità), tecnico-amministrativi (ad es. agibilitatori), scientifici (ad es. ricercatori) o divulgativi (ad es. media).

In questo caso l’Ente o l’Organismo che richiede di poter entrare in area interdetta deve rivolgersi al comune per richiedere l’accreditamento. Se non si tratta di personale con competenze tecniche che può essere autorizzato all’ingresso senza essere accompagnato (ad es. professionista con competenze in materia di valutazione di strutture, tecnico agibilitatore, docente universitario o ricercatore, ecc.), sono coinvolti anche i Vigili del fuoco per la valutazione della possibilità di accesso e l’accompagnamento.

Ingresso per le imprese

Possono essere interessate all’ingresso in zona rossa ditte impegnate in lavori di demolizione, messa in sicurezza di edifici, rimozione delle macerie, bonifica di materiali contenenti amianto o altri servizi attivate su richiesta del cittadino.

In tutti questi casi per ottenere l’autorizzazione all’accesso da parte del comune l’impresa deve redigere un documento per un’analisi dei rischi e contenente la definizione di specifiche misure di prevenzione e di protezione.