Il business degli immigrati e controllo arbitrario del territorio pitagorico


A Crotone sotto l’indifferenza di tutti, ogni giorno si perpetrano a discapito dei cittadini violenze inaudite.

Parlando di emergenza immigrati, potrebbe sembrare una contraddizione dire che il razzismo lo subiscono gli italiani. Facciamo un esempio della vita di tutti i giorni. Sono tutti giovani e atletici gli extracomunitari che gestiscono nella città di Pitagora parcheggi e, non solo.

Crotone sicuramente non è la sola città che fa da ponte a tanti immigrati extracomunitari in attesa di permessi vari, ma una cosa è certa: diventa, l’assenza del presidio istituzionale sia politico che forze di polizia. Nessuna delle quattro.

Se la città dei Bruzi è quella con il maggior numero dei parcheggi a pagamento in Calabria, Crotone rischia sicuramente di far saltare la società Akrea, con tutti i suoi problemi non potically correct, che gestisce le aree adibite ai posteggi pubblici perché è sotto gli occhi di tutti il problema. Con “il bene placido” anche delle forze preposte e amministrazione comunale il dilagare della supremazia gestionale degli extracomunitari.

Eppure la vecchia amministrazione Vallone aveva dichiarato guerra alla sosta selvaggia e all’abusivismo che era diventato dilagante e gestito, il parcheggio, per la maggior parte da pakistani e nigeriani. Aree sorvegliate dalla società che avrebbero dato i risultati sperati allontanando appunto i nuovi ospiti.

Intanto la città è assediata in modo selvaggio da brigate di aitanti giovani, neppure un quarant’enne tra loro. Per lo più si danno appuntamento nelle zone dove possono recuperare qualche centesimo, Anzi, un euro. Perché a centesimi neppure a parlarne.

Ti sputano addosso per 5 centesimi offerti, come è successo a Maria appena uscita dal negozio in cui aveva fatto compere. La tariffa è non al di sotto di un euro, per la Mama, obbligata a fare, quasi esausta dai modi insistenti, un’offerta. Ti tirano di mano le buste della spesa, “io aiuto te “ostinati e quasi appagati di riuscire ad intimorire le donne. Si, nel mirino soprattutto le donne, almeno per quel che abbiamo ascoltato.

E la signora dell’edicola che denuncia l’intolleranza di tanti che entrano e vogliono le fotocopie gratis. Allora poi tutti nei posti nevralgici: parcheggi, supermercati, ospedale, mercati rionali.

Ma il caso più suggestivo si perpetra al centro della città. Dietro la posta centrale c’è una piazza dove c’è il parcheggio gestito dalla società che coordina tutte le aree di sosta urbano, con uomini che con penna e taccuino sono abilitati anche a fare contravvenzioni.

Mentre adesso gli ospiti del Cara, centro di accoglienza di Sant’Anna, si arrogano le prebende abusivamente. E quel che fa più scandalo: proprio di fronte all’anagrafe comunale e la sede di vigili. Quindi, più chiaro di così!