Il Pd ha scelto la data delle primarie: al voto il 30 Aprile


Le candidature alla guida del Partito democratico potranno essere presentate entro il 6 Marzo

L’intervento di Renzi all’Assemblea del Pd

ROMA – Le primarie nazionali del Partito democratico si terranno il 30 aprile dalle ore 8 alle ore 20. Lo ha deciso la Commissione Congresso del Partito riunita dopo giorni infuocati.

Caratterizzati, soprattutto, dalle dimissioni di Renzi dalla segreteria e dalle diatribe con la minoranza tra scissioni e sfide annunciate. Come quella del governatore pugliese Michele Emiliano, che ha deciso di restare nel Pd, per contendere la segreteria all’ex premier.

Intanto, per la presentazione delle candidature a segretario nazionale ci sarà tempo fino alle 18 del prossimo 6 Marzo.

Le riunioni di circolo si terranno dal 20 Marzo al 2 Aprile. Le convenzioni principali il 5 Aprile e quella nazionale il 9 Aprile. Dopo le primarie del 30 Aprile, il nuovo segretario sarà proclamato dall’assemblea nazionale il 7 Maggio.

Attualmente sono quattro i candidati alla guida del Pd. Oltre a Renzi ci sono Michele Emiliano, il ministro della Giustizia Andrea Orlando e Carlotta Salerno, segretario cittadino a Torino dei Moderati, partito fondato da Giacomo Portas e alleato del Pd.

Chi può votare alle primarie del Pd

Potranno partecipare alle primarie del Partito democratico “quanti si dichiareranno, all’atto della partecipazione alle primarie, elettori del Pd e potranno esercitare il diritto di voto versando 2 euro”.

Come ha spiegato il vicesegretario uscente, Lorenzo Guerini, a ogni candidatura potranno essere presentate una o più liste collegate. Le liste per le primarie andranno presentate entro il 10 Aprile.

Intanto l’ex sindaco di Torino, Piero Fassino, ha spiegato che “la scelta del 30 Aprile risolve un problema non banale. Si chiude il dibattito definitivo sul voto politico a Giugno perché le procedure per attivare il percorso elettorale sono di minimo 45 giorni. Non credo – ha aggiunto Fassino – che si possa aprire una crisi politica mentre stiamo facendo il Congresso e le primarie”.

Parlando alla direzione, Gianni Cuperlo ha chiesto tempi più lunghi: “Anche in relazione a questo calendario si è compiuto un altro errore rispetto allo sforzo collettivo che sarebbe stato necessario. Il mio voto risulterà essere conseguente a questo” ha affermato.