Bando Pon, alle scuole 180 milioni per rafforzare le competenze di base


Dalla scuola dell’infanzia alle superiori: fondi a disposizione per i progetti da presentare entro il 28 Aprile

Interessate dalle scuole dell’infanzia alle superiori

ROMA – Per il rafforzamento delle competenze di base degli studenti le scuole potranno contare su uno stanziamento di 180 milioni di euro.

Il fondo riguarda progetti che potranno presentare gli istituti, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado.

I 180 milioni sono stati messi a disposizione dal Miur con il primo dei dieci bandi Pon per una scuola più aperta, inclusiva e innovativa.

Più matematica, scienze, italiano, lingua italiana per stranieri, lingue straniere nel primo e nel secondo ciclo. Più musica, multimedialità, laboratori di espressione corporea e creativa o di linguaggi nella scuola dell’infanzia. Questi i principali campi di intervento previsti dall’Avviso.

I progetti dovranno tenere in considerazione i bisogni emersi nel Rapporto di Autovalutazione delle scuole proponenti per rispondere a esigenze reali degli studenti.

Le attività andranno programmate in orario diverso da quello curricolare, ma andranno comunque progettate in sinergia con quanto si fa durante le lezioni.

Le scuole potranno inviare i loro progetti a partire dalle 10.00 del 28 febbraio fino alle 15.00 del 28 aprile 2017.

Il bando è disponibile su: http://www.istruzione.it/pon/

“Le competenze di base e quindi la capacità di lettura, di scrittura, di calcolo, come pure le conoscenze in campo linguistico, scientifico e tecnologico costituiscono le fondamenta per gli studi successivi e sono un bagaglio essenziale per il lavoro e l’integrazione sociale di ciascuna e ciascuno” spiega la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli.

“Nostro compito è diffonderle in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, superando le difformità attuali. Si tratta di un fattore essenziale per ridurre il fenomeno della dispersione scolastica e per la crescita socio-economica del Paese. È una scelta che guarda al futuro, la strategia più efficace per compensare gli svantaggi culturali, economici e sociali. Questo bando dà attuazione concreta all’articolo 3 della Costituzione” aggiunge.

“Abbiamo costruito un bando molto innovativo, che mette al centro innovazione, didattica e capacità di costruire relazioni con il territorio al fine di rafforzare la comunità didattica. Le scuole sono chiamate a presentare progetti che prevedano una didattica attiva e laboratoriale, che coinvolga pienamente le studentesse e gli studenti rendendoli protagonisti e curiosi” sottolinea ancora.

“Tre sono le linee guida dei bandi: attenzione al contesto, per aiutare territori, scuole e studenti che più hanno bisogno. Qualità della progettazione in termini di innovazione della didattica, inclusività, valutabilità dell’impatto, replicabilità e coerenza con una strategia complessiva della scuola. Infine il ‘valore di comunità’, la capacità cioè di ciascuna scuola di coinvolgere in modo attivo studenti e genitori nella progettazione e di fare rete con le realtà del territorio, dal terzo settore alle università, dagli enti locali ai centri di ricerca” prosegue Fedeli.

“L’obiettivo è selezionare progetti di qualità grazie a questi criteri, evitando di disperdere risorse con finanziamenti a pioggia di progetti a basso impatto” conclude la ministra.