Kilimangiaro fa tappa in Umbria


La puntata, dedicata a Panicale, andrà in onda domenica su Rai3

Veduta dall’alto di Panicale

ROMA – Appuntamento la domenica pomeriggio con il Kilimangiaro, il programma di Rai3 diventato punto di riferimento di conoscenza, esperienza e cultura del viaggio e, più in generale, del mondo e dei suoi protagonisti. In studio con Camila Raznovich si alterneranno esperti e viaggiatori che porteranno in dote le loro esperienze e le loro suggestioni.

Nella puntata di domenica 19 febbraio “Il Borgo dei Borghi” visita Panicale in Umbria, una “terrazza naturale sul Trasimeno”. Il centro storico è caratterizzato da tre piazze disposte su tre assi, le viuzze che girano a ellissi concentriche e le due porte d’ingresso. Le telecamere del Kilimangiaro vanno alla scoperta della Chiesa di San Sebastiano dove sorprende l’affresco del Perugino “Il martirio di San Sebastiano”, dalla composizione raffinata e poetica, e un affresco attribuito a Raffaello la “Madonna con angeli musicanti”. Merita una visita anche la Collegiata di San Michele, patrono di Panicale, una delle chiese più antiche, e il Palazzo del Podestà, di origine trecentesca, posto sul punto più panoramico del centro, sede dell’archivio storico e notarile.

Da vedere c’è, poi, il Teatro Comunale Cesare Caporali, un teatro “all’italiana” in miniatura e il Museo del Tulle con i manufatti in Ars panicalensis di varie epoche che esaltano la raffinatezza di questo artigianato artistico che si realizza solo a Panicale. Il Kilimangiaro visita, poi, la casa di Younghi Pagh-Paan, compositrice coreana di fama internazionale, che ha scelto questo luogo per comporre e ha ideato assieme al marito Klaus Huber, musicista svizzero, il festival “Musica Insieme Panicale”, per diffondere la cultura musicale.

Il paesaggio intorno al borgo è caratterizzato da campi coltivati, oliveti e vigneti. L’olio infatti è un prodotto fondamentale della cucina e dell’economia locale. Infine scopriamo la ricetta tipica di Panicale: la torta di Pasqua, una torta salata, arricchita da diversi tipi di formaggi, servita tradizionalmente la domenica di Pasqua con l’uovo sodo e il capocollo benedetti durante il Venerdì Santo.