CETA, sì di Strasburgo: Europa e Canada più vicine


Il Parlamento europeo ha approvato l’accordo commerciale che entrerà in vigore da Aprile

Sì dell’Europarlamento all’accordo CETA nonostante le proteste

ROMA – Con lo storico sì del Parlamento europeo al CETA Europa e Canada, almeno sotto il profilo commerciale, sono più vicine. Oggi Strasburgo ha approvato con 408 voti a favore, 254 contrari e 33 astensioni l’accordo economico e commerciale globale UE-Canada (CETA).

Il sì è la conclusione del percorso di negoziati avviati nel Maggio 2009 e chiusi nel Settembre 2014. Unione europea e Canada hanno firmato l’accordo lo scorso 30 Ottobre 2016.

Nel 2015 sono state importate merci dal Canada per un valore di 28,3 miliardi di euro e esportate dall’Ue al Canada 35,2 miliardi di euro. Quando il CETA sarà pienamente operativo secondo le stime della Ue la cifra sarà aumentata di oltre il 20%.

L’accordo ha infatti l’obiettivo di incrementare il commercio in beni e servizi e gli investimenti.

L’applicazione, in via provvisoria, avverrà già dal prossimo Aprile.

Per il relatore Artis Pabriks (PPE, Lituania) «con l’adozione del CETA, abbiamo preferito l’apertura, la crescita e standard elevati al protezionismo e alla stagnazione. Il Canada è un Paese con il quale condividiamo valori comuni e un alleato sul quale possiamo fare affidamento».

«Insieme possiamo costruire ponti, invece di un muro, per la prosperità dei nostri cittadini. CETA sarà un punto di riferimento per gli accordi commerciali futuri in tutto il mondo» ha aggiunto.

Cosa prevede l’accordo CETA

L’accordo eliminerà i dazi sulla maggior parte dei beni e dei servizi e prevede il mutuo riconoscimento della certificazione per una vasta gamma di prodotti. Il Canada aprirà il mercato degli appalti pubblici federali e municipali alle imprese europee (per il Canada il mercato europeo è già accessibile).

I fornitori europei di servizi quali il trasporto marittimo, le telecomunicazioni, l’ingegneria, i servizi ambientali e la contabilità avranno accesso al mercato canadese.

Durante i negoziati, l’Ue ha garantito la protezione di oltre 140 indicazioni geografiche europee per cibo e bevande venduti sul mercato canadese.

Sono state inoltre incluse clausole per uno sviluppo sostenibile, per salvaguardare gli standard ambientali e sociali e garantire che commercio e investimenti le incrementino.

Per fugare le preoccupazioni dei cittadini che l’accordo dia troppo potere alle multinazionali e che i governi non possano legiferare per tutelare la salute, la sicurezza o l’ambiente sono state concordate soluzioni. L’Ue e il Canada hanno entrambi confermato esplicitamente, sia nel preambolo dell’accordo sia nella dichiarazione comune allegata, il diritto degli Stati a rifarsi al diritto nazionale.

Le eccezioni previste dal CETA

L’accordo approvato dal Parlamento Europeo non rimuoverà le barriere doganali per i servizi pubblici, i servizi audiovisivi e di trasporto. Stesso discorso per alcuni prodotti agricoli, come ad esempio i prodotti lattiero-caseari, il pollame e le uova.

In risposta alle pressioni dell’Europarlamento, il meccanismo di risoluzione delle controversie investitore-Stato è stato sostituito dall’Investment Court System (ICS). In questo modo sarà garantito il controllo del governo sulla scelta degli arbitri e migliorarne la trasparenza.

Gli eurodeputati hanno anche approvato un accordo strategico di partenariato UE-Canada (SPA) con 506 voti a favore, 142 contrari e 43 astensioni.

A complemento del CETA, ha lo scopo di intensificare la cooperazione bilaterale Ue-Canada per una vasta gamma di questioni non commerciali. Vi rientrano la politica estera e di sicurezza, lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, sviluppo sostenibile, ricerca e cultura.

Le prossime tappe per l’entrata in vigore del CETA

L’applicazione provvisoria può avvenire dal primo giorno del mese successivo alla data cui entrambe le parti si sono reciprocamente notificate il completamento di tutte le procedure interne necessarie. Per gli eurodeputati, dunque, non prima del 1° aprile 2017.

Poiché il CETA è stato definito un accordo misto dalla Commissione europea, dovrà ora essere anche ratificato dai Parlamenti nazionali e regionali.

Le reazioni: il commento di Tajani

Il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha accolto con favore l’esito della votazione in Aula. «Si tratta di un buon accordo per i nostri cittadini. Permetterà di creare nuovi posti di lavoro e di stimolare la crescita portando vantaggi a imprese e consumatori. Ciò tenendo conto delle loro preoccupazioni. L’accordo garantisce standard Ue elevati di protezione della salute, dell’ambiente e del lavoro» ha affermato.

«Grazie all’eliminazione delle tariffe e degli ostacoli normativi e amministrativi, oltre che all’apertura degli appalti pubblici, questo accordo crea opportunità di crescita , in particolare per le PMI» ha proseguito Tajani.

«L’intera economia reale, inclusi gli investimenti, la manifattura, i servizi, il commercio elettronico, l’agricoltura o la pesca, trarrà importanti vantaggi dall’accordo. Abbiamo dato ai nostri cittadini quello che chiedevano. Un’Unione europea forte che affronta con successo le sfide globali, attraverso regole comuni e un solido partenariato in grado di offrire soluzioni efficaci» ha aggiunto.

«Affinché l’Europa possa beneficiare pienamente del CETA, invito gli Stati membri a ratificarlo al più presto. Nel commercio, così come nella cooperazione politica, uniti siamo più forti» ha concluso.