Al Presidente Mattarella una creazione di Gerardo Sacco


Un’opera artigianale che racchiude tutto ciò che fa bella la Calabria per ringraziare il Presidente della Repubblica, giunto all’Unical per inaugurare il nuovo anno Accademico

È stato inaugurato ieri, 6 febbraio, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il 45°Anno Accademico dell’Unical. con la donazione di un’opera di Gerardo Sacco al primo ospite dell’evento.

Nell’Aula Magna del Centro Congressi “Beniamino Andreatta” dell’ateneo calabrese, erano presenti anche il Ministro dell’Interno, Marco Minniti, e quello della Pubblica Istruzione, Valeria Fedeli, il Sottosegretario all’Economia Antonio Gentile e la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi.

L’unicità delle creazioni di Gerardo Sacco è sempre protagonista di eventi prestigiosi e questa volta viene scelta, per rappresentare la Calabria e ringraziare la massima autorità dello Stato per aver presenziato alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico dell’Università della Calabria.

Una creazione di elevato pregio che racchiude tutto il senso della grande artigianalità Made in Italy e in cui attraverso l’arte orafa, prendono vita le ricchezze materiali e immateriali di questa terra.

Nel quadro/cornice in argento 925/000 sbalzato a mano è infatti raffigurato un paesaggio archeologico della Magna Grecia con l’unica colonna superstite del tempio di Hera sul promontorio Lacinio e al centro una lastra in argento smaltata a mano con la raffigurazione della Calabria ed alcuni simboli della stessa.

Sulla Calabria è incisa la famosa poesia “Quando fu il giorno della Calabria” di Leonida Repaci, scrittore, saggista, poeta e drammaturgo calabrese.

“È stato un onore – dice il Maestro Orafo Gerardo Sacco – realizzare quest’opera per la più alta carica istituzionale. Condivido pienamente il discorso fatto dal Presidente Mattarella che ha evidenziato nel suo discorso l’importanza della cultura affermando che dal tessuto culturale, e quindi dai giovani, dipende la possibilità per l’Italia di un futuro migliore e che in questo il Mezzogiorno ha un ruolo essenziale e decisivo.

La presenza di un polo accademico, continua Sacco, come quella dell’Università della Calabria, con la quale ho avuto il piacere di collaborare in diverse occasioni per promuovere la formazione e valorizzare le competenze, è un infatti un importante catalizzatore di energie, come ha sottolineato il capo dello Stato, e riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio e di tutto il Paese. Dovremmo ricordare sempre che il nome Calabria deriva dal greco “Kalon-brion” che vuol dire ovvero “Faccio sorgere il bene” o “abbondante di ogni bene” e credere fermamente che questo bene siano i nostri giovani”.