Riordino settore giochi: slitta l’accordo Governo-enti locali


L’opposizione del governatore pugliese Emiliano porta a un altro rinvio

Slitta ancora l’accordo tra Governo ed enti locali per il riordino del settore giochi

ROMA – Slitta ancora l’accordo tra Governo ed enti locali sul riordino del settore giochi. La trattativa, lunghissima, andrà ancora avanti dopo il rinvio deciso ieri al termine della Conferenza Stato-Regioni, che precedeva di qualche ora la Conferenza Unificata.

La proposta del Governo per il riordino del settore giochi

Come fa sapere Agipronews il testo prevede la totale eliminazione, nell’arco di tre anni, delle slot da bar e tabacchi. L’esecutivo è anche intenzionato a ridurre le macchine del 30% al 31 dicembre 2017.

Prevista inoltre la drastica riduzione dei punti vendita (circa il 50%). Le sale da gioco saranno differenziate. Si avranno quelle di classe A (non soggette ai distanziometri imposti dai comuni) e quelle di classe B (soggette ai distanziometri). Fissata inoltre un’apertura minima delle sale di otto ore.

Le posizioni degli enti locali

Come riferisce Agipronews a far slittare ancora l’accordo è stata l’opposizione della Puglia, con il presidente della Regione, Michele Emiliano, sulle barricate.

«Le altre regioni erano pronte a ratificare l’intesa, noi siamo stati gli unici ad esprimere delle perplessità, perché abbiamo il timore che il testo possa essere squilibrato» ha sottolineato.

«L’idea che vengano meno le distanze è sbagliata e insisteremo perché la norma sia integrata. Abbiamo chiesto delle modifiche e, se non saranno accettate, l’intesa potrebbe saltare» ha avvertito.

La governatrice friulana, Debora Serracchiani, ha spiegato che il rinvio di una settimana servirà ad approfondire la questione, come chiesto da Emiliano.

«Vogliamo approfondire cosa succede ai provvedimenti già adottati dalle regioni e se è possibile conservare norme più restrittive. Poi c’è la questione relativa alle caratteristiche delle sale» ha affermato il presidente della Liguria, Giovanni Toti.

Toni più distesi quelli dell’assessore al Bilancio della Lombardia ,Massimo Garavaglia, in passato critico con le proposte del Governo.

«L’impostazione generale del documento è buona. Credo che già la prossima settimana si potrà chiudere l’intesa. Si è fatto un buon lavoro in generale, ma continueremo a portare avanti le nostre istanze per la definizione delle sale di classe A» ha affermato.

In Conferenza Unificata c’era anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il cui regolamento comunale anti ludopatia è divenuto un modello di riferimento per gli enti locali.

«La valutazione sulla proposta del Governo è positiva perché dà tempi certi non solo sulla riduzione delle slot ma anche sui punti di gioco, che noi vorremmo scendessero al di sotto del 50% degli attuali punti» ha detto.

«Bene la riduzione delle slot al 30% – ha aggiunto ad Agipronews il presidente dell’Anci, Antonio Decaro -. Ma per quanto riguarda le sale A, chiediamo di mantenere almeno la possibilità di stabilire la distanza minima dalle scuole, un tema su cui discuteremo nei prossimi giorni».

Sul fronte dell’esecutivo, la richiesta di rinvio è stata accolta dal sottosegretario Baretta.

«Il Governo, come ho sempre dichiarato, non farà mai un provvedimento di riordino del settore giochi senza il coinvolgimento degli enti locali. L’obiettivo di tutti resta l’intesa, perché la riforma è necessaria e urgente» ha spiegato.