Aumentare il seno senza protesi, ora si può


E’ una tecnica che utilizza iniezioni di cellule della persona stessa

ROMA – Una tecnica non invasiva che permette di ridare volume ed aumentare il seno, senza inserire le tradizionali protesi mammarie. E si esegue in anestesia locale ambulatoriale.

Si chiama “Senonaturale” ed è la metodica messa a punto dal dott. Pietro Martinelli che utilizza l’iniezione di una sospensione cellulare formata da cellule del tessuto adiposo (adipociti) e cellule staminali (presenti in gran numero nel nostro tessuto adiposo) di provenienza della persona stessa (autologa).

Non produce cicatrici e si esegue in anestesia locale

Dott. Martinelli quali sono le caratteristiche uniche di questa metodica?

«Innanzitutto non produce cicatrici. I piccoli fori praticati con l’ago per l’introduzione del materiale si chiudono in brevissimo tempo spontaneamente. Non vengono tagliata né la cute, né la ghiandola, né il muscolo. Questo fa sì che non sarà presente il dolore come quello che accompagna l’intervento di protesi tradizionale perché la procedura è minimamente invasiva. E con questa tecnica per aumentare il seno si può anche modellarlo, dando un risultato estetico più naturale».

Qual è la candidata ideale per questa procedura che risolve il problema dell’inserzione di una protesi?

«Possiamo elencare 8 tipologie di donna che può avvantaggiarsi di Senonaturale:

La donna con un seno svuotato a seguito di una gravidanza o dopo una dieta ipocalorica;
La donna che vuole aumentare il volume del proprio seno in modo naturale senza inserire corpi estranei e che desidera anche scolpire alcune rotondità del corpo;
La donna che presenta seni asimmetrici;
La donna che necessita di ricostruzione mammaria a seguito di un intervento chirurgico (dopo asportazione di un tumore al seno);
La donna che ha subito una riduzione del volume del seno dopo l’allattamento;
La donna che desidera correggere in modo naturale i difetti causati da un intervento di protesi mammaria (visibilità e palpabilità delle protesi, rippling, seni troppo distanti, ecc.);
La donna che non è eccessivamente magra e vuole un aumento del seno in modo naturale;
La donna che non ha un seno eccessivamente piccolo».
In particolare il dott. Martinelli ha operato un’attenta revisione della letteratura scientifica accompagnata da una serie di indagini e verifiche di laboratorio sui prelievi di tessuto adiposo che gli ha permesso con i suoi collaboratori di scegliere la metodica di prelievo e di purificazione più idonea per assicurare il maggior numero di cellule adipose vitali per l’innesto autologo.

«Teniamo ben presente che – prosegue il Dott. Martinelli – nessuno al mondo oggi è in grado di assicurare un prelievo di tessuto adiposo vitale al 100%. La nostra attenzione è stata quindi indirizzata verso la capacità di ottenere una sospensione cellulare che abbia la massima vitalità possibile.

Il prelievo di tessuto adiposo è per questo motivo ottenuto con una tecnica manuale, utilizzando una siringa proprio per evitare le forti depressioni tipiche dell’aspirazione meccanica.

Il grasso così prelevato viene immediatamente lavato e decantato in quanto queste tecniche garantiscono il massimo della sopravvivenza alle cellule. La classica centrifugazione secondo Coleman ad alta velocità è stata abbandonata poiché risulta lesiva sugli adipociti come dimostrano numerosi recenti studi. (N.d.R.: – gli studi scientifici sono consultabili alla pagina martinellimedicinaestetica.it/3946-senonaturale)».

E una volta che avete ottenuto questa sospensione dopo aver prelevato il grasso dalla paziente come si svolge il resto dell’intervento?

«Ottenuta la sospensione cellulare ricca di cellule staminali – spiega Martinelli – attraverso piccoli fori cutanei viene iniettata nel seno seguendo una particolare tecnica adatta a dare proiezione e sollevamento al seno stesso e a rimodellarlo. Le cannule da iniezione che utilizziamo sono piccole e sono le stesse che si usano per l’adipofilling (impianto di grasso) del volto.

La sospensione cellulare che iniettiamo è piuttosto liquida e questo consente una sua distribuzione in modo ottimale senza esercitare alcuna pressione sul tessuto che la riceve e contribuisce a realizzare un riempimento naturale. La pressione di iniezione della sospensione cellulare è molto delicata e molto lenta per assicurare maggiore vitalità alle cellule iniettate. Una forte pressione d’iniezione lederebbe gli adipociti vanificano il risultato finale. Come vede la delicatezza nelle manovre é fondamentale in tutte le fasi del processo».

E dopo l’intervento è possibile intervenire nuovamente se si rendesse necessario, ad esempio per fare delle correzioni?

«Certamente, Senonaturale prevede a distanza di 8-12 mesi dal primo intervento anche degli interventi successivi qualora la persona desiderasse ottenere un ulteriore aumento volumetrico del seno. Questo si rende possibile vista la mini-invasività dell’intervento stesso.

Inoltre – prosegue il Dott. Martinelli – Senonaturale prevede anche un programma di mantenimento. Il mantenimento inizia ad un 1-2 mesi dall’inserimento della sospensione cellulare ed è atto a stimolare le cellule staminali del tessuto adiposo in modo che permettano una miglior performance al grasso iniettato.

La prima seduta di mantenimento fa parte del trattamento iniziale, mentre le sedute successive vengono stabilite come cadenza alla visita di controllo e dopo la prima seduta. Le persone che osservano questo protocollo mantengono un seno ridondante e trofico nel tempo. Con questo protocollo è possibile evitare reinterventi in quanto non si perde l’efficacia dell’innesto nel tempo».