PizzaUnesco, Bianchi e Pecoraro Scanio firmano petizione


Turismo: Bianchi (Mibact) riceve Pecoraro Scanio e firma la Petizione PizzaUnesco: “Enogastronomia strategica per settore e rilancio Sud”. Ma basterà promuovere l’enogastronomia per rilanciare il Sud?

PizzaUnesco è pronta a smentire i tanti che dicono che il sud avrebbe bisogno di una struttura logistica legata ai trasporti e all’agricoltura. Ma stenta a partire il mezzogiorno nonostante il governo ci illuda con informazioni fuorvianti, complici redattori compiacenti. Il Sud resta sempre isolato, ma una via potrebbe essere percorribile, oltre incentivare le produzioni agro-alimentari, portare investimenti veri che risollevano l’economia e si risvegli la responsabilità politica dei scalda poltrona.

“Ho firmato e ho deciso di sostenere la petizione pizzaUnesco promossa da Pecoraro Scanio. La pizza e la sua arte, oltre a essere una espressione identificativa del made in Italy nel mondo e un patrimonio immateriale importantissimo, sono un’espressione dell’agroalimentare che è un traino importante e strategico per il turismo in Italia e per il Sud”. A dirlo è Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo che ha ricevuto oggi presso i suoi uffici al MiBACT l’onorevole Pecoraro Scanio, promotore della petizione”.

“ll grande appeal del cibo italiano nel turismo – aggiunge – è confermato da un recente studio della Coldiretti: due stranieri su tre scelgono l’Italia proprio per i prodotti enogastronomici, che sono in cima alla classifica delle preferenze di acquisto durante le vacanze. Legare l’enogastronomia italiana al turismo e alle bellezze paesaggistiche e artistiche dell’Italia vuol dire trasformare il viaggio in Italia in una esperienza e irripetibile unica nel suo genere. In particolare questo è un volano per il rilancio del Mezzogiorno puntando sulle sue potenzialità”.

“Ringrazio la sottosegretaria al Turismo – afferma Pecoraro Scanio – perché la sua adesione riconosce a questa campagna il contributo importante a radicare nella città di Napoli, quindi nel sud e in Italia, la tradizione artigianale da cui è nato il piatto più diffuso del pianeta. Sono certo che l’aiuto del Mibact sarà importante per ottenere a Dicembre il voto favorevole del comitato mondiale Unesco”.