Per tutelare il “vero” pane la CNA chiede legge ad hoc


Le richieste dell’associazione di categoria alla Commissione Agricoltura della Camera

Per Cna Agroalimentare sulle tavole degli italiani deve arrivare solo un prodotto genuino e di qualità

ROMA – Una legge ad hoc per tutelare il “vero” pane fresco, i consumatori e la filiera della panificazione artigianale. È quella che chiede la CNA Agroalimentare, attraverso il presidente Mirco Della Vecchia.

L’associazione di categoria ha formulato la sua richiesta anche di fronte ai componenti della commissione Agricoltura della Camera. L’occasione è stata l’audizione sulla proposta di legge 3265 in materia di produzione e vendita del prodotto.

«Sulle tavole degli italiani deve arrivare solo pane genuino e di qualità. Auspichiamo una legge che disciplini la panificazione per tutelare maggiormente consumatori e produttori artigianali. Non un cavallo di troia per introdurre pericolosi escamotage» afferma CNA Agroalimentare.

«Per evitare confusione chiediamo di vietare la dicitura pane fresco quando il prodotto è ottenuto attraverso l’utilizzo di semilavorati congelati o surgelati» prosegue l’associazione.

«Chiediamo anche di limitare la tutela esclusivamente al prodotto fresco, senza diciture equivoche come “pane appena sfornato” o “pane di giornata”. Chiediamo di definire più dettagliatamente le indicazioni da inserire nelle confezioni del prodotto posto in vendita crudo ma ancora congelato o surgelato» aggiunge CNA Agroalimentare.

«È necessario infine l’obbligo di indicare in maniera evidente che il prodotto in vendita negli espositori “take away”, sfuso o confezionato, deriva da cottura o completamento di cottura di pane congelato o surgelato, prodotto in uno stabilimento diverso da quello nel quale viene cotto o dorato per essere posto in vendita».