Diritto allo studio, cosa cambia con la Buona Scuola


Le novità dopo il via libera del Consiglio dei ministri ai decreti attuativi. La quinta scheda

Una manifestazione studentesca per il diritto allo studio

ROMA – Novità in arrivo per la scuola italiana anche in materia di diritto allo studio con i decreti attuativi della legge “Buona Scuola”.

I testi, otto in tutto, si occupano di diversi ambiti del mondo scolastico. Dalla nascita del Sistema integrato 0-6 anni fino, proprio, al diritto allo studio.

Per la revisione del Testo unico sulla scuola si procederà invece con un disegno di legge delega specifico e successivo. In merito ai provvedimenti si attende il parere delle Commissioni parlamentari competenti e della Conferenza Unificata.

Come ha sottolineato nei giorni scorsi la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, il via libera del Consiglio dei ministri ai decreti attuativi è «un primo passo. I testi finali saranno frutto della massima condivisione possibile».

«I decreti attuativi delle deleghe rappresentano la parte più innovativa e qualificante della legge 107. Rivelano e concretizzano la vera portata di riforma della Buona Scuola» ha concluso.

Di seguito ecco di cosa si occupano gli otto decreti attuativi della Buona Scuola (cliccando sul link si accede al testo del rispettivo decreto).

I decreti riguardano:

il sistema di formazione iniziale e di accesso all’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado.

la promozione dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità.

la revisione dei percorsi dell’istruzione professionale.

l’istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni.

il diritto allo studio.

la promozione e la diffusione della cultura umanistica.

-il riordino della normativa in materia di scuole italiane all’estero.

l’adeguamento della normativa in materia di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti e degli Esami di Stato.

Decreti attuativi: il capitolo del diritto allo studio

Per quanto riguarda il diritto allo studio l’obiettivo di fondo è una nuova governance che garantisca una maggiore partecipazione degli studenti.

Altro obiettivo è la promozione di un sistema di welfare fondato su livelli di prestazioni nazionali. Previste, a questo scopo, misure su libri di testo, tasse scolastiche, trasporti e il potenziamento della carta dello studente IoStudio.

Il provvedimento prevede l’istituzione di una Conferenza Nazionale. Una novità assoluta che consentirà una governance più partecipata. Attorno al tavolo siederanno associazioni dei genitori e degli studenti, Consulte provinciali degli studenti, il Miur, il Ministero dei Beni Culturali, quello dei Trasporti, Regioni, Comuni.

A partire dall’anno scolastico 2017/2018 sono previsti 10 milioni di euro per l’erogazione di borse di studio a favore degli studenti iscritti agli ultimi due anni delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado.

Le risorse serviranno per l’acquisto di libri di testo, per la mobilità e il trasporto, per l’accesso a beni e servizi di natura culturale. I criteri di riparto delle risorse saranno stabiliti dal Miu annualmente.

Previsto, tra le varie misure, l’esonero totale dalle tasse scolastiche per le studentesse e gli studenti delle quarte e delle quinte della secondaria di II grado. Si parte nell’anno scolastico 2018/2019 con le quarte.

In cantiere anche maggiori agevolazioni sui libri di testo, con una spinta per la diffusione del comodato d’uso gratuito alla secondaria di I e II grado.

Saranno previste borse di studio per chi frequenta la secondaria di II grado per: libri, trasporti e vitto.

Il testo dà nuova linfa anche alla Carta dello studente (IoStudio) che sarà estesa anche a chi frequenta i corsi dell’Afam (Alta formazione musicale e coreutica) e ai Centri Regionali per la Formazione Professionale.

Le prime quattro schede sono state già pubblicate nei giorni scorsi. La prima riguarda le novità per la formazione iniziale e l’accesso all’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado.

La seconda è sull’inclusione scolastica. La terza riguarda la revisione degli istituti professionali. La quarta riguarda la nascita del Sistema integrato 0-6 anni e dei poli dell’infanzia.

Sono disponibili cliccando qui sopra sui rispettivi link e nella sezione “Scuola”.