Maltempo: consegne di ortaggi dimezzate e scaffali vuoti


La mappa dei danni al comparto agricolo nel Centrosud realizzata da Coldiretti

Coldiretti lancia anche l’allarme per possibili speculazioni sul prezzo degli ortaggi

ROMA – Consegne di ortaggi invernali dimezzate, scaffali dei supermercati vuoti e prezzi triplicati dai campi alle tavole. Sono le conseguenze dell’ondata di gelo e delle nevicate che hanno colpito il Centrosud nei giorni scorsi.

Il maltempo, come spiega la Coldiretti, ha decimato i raccolti delle regioni del Mezzogiorno. Da qui proviene, in questa stagione, la maggior parte delle produzioni di ortaggi presenti sul mercato.

Con la breve tregua delle ultime 48 ore, l’associazione ha effettuato un monitoraggio sugli effetti dell’ondata di freddo sui consumatori e sugli agricoltori, oltre alla prima conta dei danni regione per regione.

Dalle bietole agli spinaci, dalla lattuga ai cavoli, dai finocchi ai carciofi, dalle zucchine fino alle rape, le quantità disponibili in negozi e supermercati si sono ridotte.

Alcune referenze specializzate, come i broccoletti di Anguillara, sono addirittura introvabili. Inevitabili i riflessi sui prezzi di vendita in una situazione in cui i prezzi degli ortaggi mediamente triplicano dal campo alla tavola.

«E gli effetti – sottolinea la Coldiretti – rischiano di protrarsi nel tempo per i danni strutturali causati alle piante da frutto a causa del peso della neve».

«Alcuni prodotti come mele, pere e kiwi sono però già raccolti da tempo. Non sono dunque giustificabili eventuali rincari» aggiunge l’associazione.

Nelle regioni del Centrosud colpite dal maltempo sono almeno diecimila le aziende agricole in situazioni difficili sia nell’attività di allevamento che nella produzione di ortaggi invernali.

La più colpita è la Puglia dove una prima stima del danno accertato nelle campagne è superiore al momento ai 110 milioni di euro.

Clementine e arance sono irrimediabilmente rovinate dal gelo. I tendoni di uva da tavola sono crollati sotto il peso della neve. Il freddo ha fatto crollare del 30% la produzione di latte come in altre regioni dove è presente l’allevamento.

In Sicilia, alla drammatica situazione per le produzioni orticole si somma la speculazione sul costo del foraggio, soprattutto nelle aree interne. Una balla di fieno costava 2 euro ed ora arriva anche a 6 euro, con il prezzo che aumenta ancora per il trasporto.

Da una prima ricognizione effettuata dalla Coldiretti Calabria, la neve e il gelo hanno causato notevoli danni e distrutto centinaia di ettari di agrumi pronti per la raccolta. Si teme per la filiera del bergamotto oltre che per gli ortaggi quali zucchine, cipolle, finocchi, piselli e fave.

L’ondata di gelo ha colpito con una violenza particolare le zone del Lazio a spiccata vocazione agricola. Distrutte produzioni specializzate come i broccoletti da Anguillara e volumi ridotti per finocchi, carciofi e cavoli.

Gravi difficoltà per le produzioni orticole sono segnalate pure in Abruzzo, anche per i problemi di viabilità che ostacolano la consegna delle produzioni che si sono salvate.

In Molise interi campi di ortaggi sono gelati facendo registrare una perdita, ad oggi, di oltre il 50% del raccolto.

In Basilicata sono centinaia le aziende agricole che hanno perso le produzioni di ortaggi invernali prossimi alla raccolta per effetto del gelo che ha bruciato le piantine.

Nelle Marche i problemi maggiori si segnalano sulle coltivazioni di finocchi, che il gelo ha letteralmente “lessato”. Si registrano cali di produzioni fino al 100%. E la situazione non cambia per cicorie, rape e insalata scarola.