Musei italiani: chi sale nella top 30 dei visitatori


Dalla Venaria Reale a Paestum: i luoghi più visitati nel 2016

Per i musei italiani il 2016 è stato un anno record

ROMA – Per i musei italiani il 2016 è stato un anno record con 44,5 milioni di visitatori e incassi per più di 172 milioni di euro.

Scorrendo i dati diffusi dal Ministero dei Beni Cutlurali, tra i musei con gli incrementi più marcati figurano diverse realtà rilanciate dalle nuove direzioni autonome (Musei autonomi e Poli Museali regionali).

Nel corso del 2016 sono state interessate da crescite sostenute dei flussi del turismo culturale come in Piemonte, Campania o Lombardia che con Mantova ha ospitato la Capitale Italiana della Cultura 2016.

In cima alla classifica c’è La Venaria Reale (+71% di visitatori), seguita dal Museo di Palazzo Ducale a Mantova (+51% di ingressi) e dalla Reggia di Caserta (+37% di visitatori).

Ottimi risultati anche per il Museo di Capodimonte e il Museo di Castel Sant’Elmo a Napoli (entrambi con un +33% di pubblico). Discorso simile per il Castello di Racconigi (+32% di ingressi) e il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria (+28% di visitatori).

Segno più anche per il Parco archeologico di Paestum (+27% di visitatori), il Museo Egizio di Torino (+20% di pubblico) e il castello Scaligero di Sirmione (+20% di ingressi).

Bilancio positivo infine per il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (+18% di pubblico) e il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo di Roma (+18% di visitatori).

Le perle nascoste: l’Antiquarium di Trieste

Tra i luoghi della cultura tradizionalmente meno conosciuti e visitati notevole è il balzo compiuto dall’Antiquarium di via del Seminario a Trieste, a ingresso gratuito. È balzato da 120 a 1240 visitatori, con un incremento del 933%.

Segue, sempre tra le strutture non a pagamento, la Cappella Espiatoria di Monza con il 591% di visitatori in più. Tra i musei a pagamento, invece, i risultati più brillanti si rilevano al Sud.

Il circuito archeologico di Gioia del Colle (Museo Archeologico Nazionale e Parco Archeologico) infatti, vede i propri visitatori passare dai poco più di 1500 del 2015 agli oltre 7000 del 2016 (+350%).

A seguire due realtà napoletane. il Museo Nazionale della Ceramica “Duca di Martina” supera i 20mila visitatori dopo averne accolti meno di 6000 nel 2015 (+258%).

Il museo “Diego Aragona Pignatelli Cortes” chiude l’anno aumentando i propri visitatori da circa 15mila a oltre 40mila (+166%).

Tra i luoghi della cultura gratuiti primeggia il Pantheon che è stato visitato da 7,4 milioni di persone con un incremento sul 2015 di circa da mezzo milione di visitatori. A seguire il Parco di Capodimonte (poco sopra il milione di presenze) e il Parco del Castello di Miramare di Trieste (830 mila visitatori).

Otto milioni di visitatori nelle domeniche gratuite nei musei

Si prendono parte di merito nell’incremento registrato nei luoghi della cultura italiani le domeniche gratuite.

Sono oltre 8 milioni le persone che hanno partecipato all’iniziativa da quando sono state istituite. Il dato risulta dalla somma degli oltre 3 milioni di ingressi nelle prime domeniche del 2016, dei tre milioni e mezzo di ingressi nelle prime domeniche del 2015 e del milione e mezzo delle sei edizioni del 2014.

Si tratta ormai di una consuetudine per famiglie e turisti. I dati mostrano che dalla prima edizione del luglio del 2014 le presenze sono sostanzialmente raddoppiate ed ormai si attestano sui 250/300mila visitatori per ogni edizione.

Non mancano picchi significativi, come quello della prima domenica di aprile del 2016 con 376mila presenze. Cifre importanti e ancora più significative se si considerano anche i visitatori dei musei civici che aderiscono all’iniziativa.

Musei italiani sempre più social

Un ruolo importante lo ha anche la progressiva espansione della presenza digitale dei musei statali sulla Rete.

Dopo un anno di monitoraggio della reputazione on line, i dati forniti da Travel Appeal indicano che la soddisfazione generale dei visitatori si attesta sull’86,6% di percezione positiva.

Dati in crescita di circa 4 punti percentuali rispetto al periodo Gennaio – Dicembre 2015. Gli stessi contenuti – recensioni e post sui social – che i visitatori pubblicano on line sono cresciuti del 45,5% tra il 2015 e il 2016.

Cresce anche la presenza digitale dei musei italiani che vede pressoché triplicata l’attività social. I contenuti pubblicati nei social network direttamente dai responsabili dei musei sono cresciuti del 156,5% nel 2016. Facebook è il canale con più alti livelli di engagement anche se è chiara in termini quantitativi la spinta di Instagram e Twitter.