Mobilità docenti 2017/2018, siglata intesa tra Miur e sindacati


Le novità previste dall’accordo politico sul contratto integrativo

L’accordo sulla mobilità dei docenti riguarderà l’anno scolastico 2017/2018

ROMA – Primo passo per la mobilità dei docenti nell’anno scolastico 2017/2018 grazie all’intesa siglata tra il Ministero dell’Istruzione e le sigle sindacali.

A sottoscrivere il documento sono stati la titolare del dicastero, Valeria Fedeli, e Flc Cgil, Cisl e Uil Scuola, oltre a Snals-Confsal.

L’accordo politico sul contratto integrativo di mobilità del personale docente precede la firma del contratto vero e proprio che avverrà a Gennaio 2017.

Il contratto di mobilità, sarà valido esclusivamente per l’anno scolastico 2017/2018 e terrà conto della novità prevista nella Legge di Bilancio per il prossimo anno. In particolare il passaggio di una parte dell’organico di fatto in organico di diritto comporterà una variazione dell’organico della scuola.

Per questo, come sottolinea il Miur, esclusivamente per la mobilità di quest’anno sarà previsto per tutti i docenti lo svincolo dall’obbligo di permanenza triennale nel proprio ambito o nella propria scuola. Si tratta di una misura straordinaria visto che resta fermo l’obiettivo prioritario, chiaramente indicato dalla legge 107, della continuità didattica.

Tra le novità previste dall’accordo sulla mobilità:

– Tutti potranno presentare liberamente domanda di mobilità scegliendo tra scuola, ambito o provincia con il conseguente superamento del vincolo triennale.

– La mobilità avrà un’unica fase per ciascun grado scolastico. Il personale docente potrà esprimere fino a 15 preferenze. Potranno essere indicate, oltre agli ambiti, anche scuole, per un massimo di 5.

– Saranno revisionate le tabelle dei punteggi per valorizzare l’esperienza e il servizio pre ruolo e in altro ruolo prestato nella scuola statale.

– Il passaggio da titolarità di ambito a titolarità di scuola, fondato su principi di imparzialità e trasparenza, sarà regolamentato in un parallelo specifico percorso di contrattazione.

– Il 60% dei posti disponibili sarà assegnato alle nuove assunzioni, il 30% alla mobilità, il 10% alla mobilità professionale (da riequilibrare nei successivi contratti).

La soddisfazione di Fedeli e dei sindacati

Le organizzazioni sindacali in una nota esprimono soddisfazione per il risultato ottenuto «che attesta un cambio di metodo coerente con l’accordo firmato lo scorso 30 novembre tra Governo e Sindacati per la ripresa di corrette relazioni sindacali e un riequilibrio del rapporto tra leggi e contrattazione a favore di quest’ultima».

«I contenuti dell’Intesa consentono di riprendere a brevissima scadenza la trattativa per definire in modo articolato il nuovo CCNI sulla mobilità e danno una prima risposta concreta all’esigenza di correggere l’impatto negativo in sede di applicazione di taluni aspetti della Legge 107 che hanno creato profondo disagio tra il personale della scuola» sottolineano ancora.

«Molte altre questioni dovranno trovare soluzioni attraverso il confronto sull’attuazione delle deleghe previste dalla stessa legge e con l’avvio del negoziato per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, in continuità con quanto sottoscritto a Palazzo Vidoni il 30 novembre» concludono i sindacati.

«Quella siglata è un’intesa a favore della scuola. Abbiamo avviato un percorso di responsabilità e serietà che mette al centro il funzionamento del nostro sistema di istruzione», commenta la ministra Valeria Fedeli.

Ci sono state, prosegue Fedeli, anche «una qualità e un’assunzione di responsabilità nei tempi di chiusura dell’accordo, che dimostrano la serietà di chi si è seduto attorno al tavolo. Del decisore politico, dell’amministrazione, delle rappresentanze dei docenti».

«Vogliamo aprire l’anno scolastico 2017/2018 nelle migliori condizioni» assicura Fedeli.

«Per questo stabiliremo un cronoprogramma di lavoro molto preciso che, a partire da questa intesa, tappa per tappa, dalla mobilità alle assunzioni, all’assegnazione delle supplenze, garantisca al sistema di poter funzionare al meglio e agli studenti di avere docenti in cattedra e una scuola che funzioni dal primo giorno. Questo sarà lo sforzo a cui ci dedicheremo quotidianamente» conclude.