Gentiloni, il discorso di fine anno e gli orizzonti del Governo


Il Paese e la contraddizione che caratterizza lo scenario politico

Il premier Paolo Gentiloni nell’incontro di fine anno con la stampa (foto www.governo.it)

ROMA – Programma vasto e orizzonte di durata breve. La contraddizione sta tutta qui.

Da una parte il Governo, per bocca del suo presidente del Consiglio, Gentiloni, si dice impegnato su questioni tali da lasciar immaginare che se ne dovrà occupare per tutto il restante tempo della legislatura e arrivare dunque a scadenza naturale.

Infatti, atto dovuto certamente, il Governo si completa con il giuramento dei Sottosegretari…

Viceversa il Pd, principale forza che sostiene l’esecutivo Gentiloni e dunque il suo programma parla, per bocca dei propri dirigenti, di elezioni in tempi brevi appena risolti i nodi della legge elettorale.

Dunque, a ben vedere il Paese è stato infilato in una contraddizione. Per altro tutta interna al Pd, riguardando la prospettiva politica futura di Renzi.

Il punto è: come sarà risolta, la contraddizione? Dobbiamo aspettarci una “notte dei lunghi coltelli”, in cui Gentiloni cade sotto il fuoco amico di una mozione parlamentare di sfiducia del Pd (o di qualche loro amico fidato)?

All’apertura di una crisi di Governo che potrebbe costringere sia pur controvoglia, il Presidente della Repubblica a sciogliere le Camere?

Già, perché al Quirinale comunque finiranno tutti i giochi. È lì che sarà deciso l’incarico per il Governo che assicurerà lo svolgimento delle elezioni. Più ci si addentra nella descrizione e più diventa uno scenario improbabile. Intanto perché chi stacca la spina al Governo di solito paga pegno.

Inoltre, resta difficile immaginare un Parlamento stretto nel dilemma: prima approva la legge elettorale e prima vanno a casa i Parlamentari!

È’ assai probabile che tocchi ancora una volta proprio al Parlamento “levare il vin dai fiaschi”.

Come? Probabilmente con l’antico strumento del temporeggiamento. Illuminante sarà sentire, a questo punto, proprio il messaggio di fine anno di Mattarella.