Siria, Aleppo Est nelle mani dei governativi: evacuati 2700 bambini


Operazioni di evacuazione sospese: dureranno ancora per giorni

Aleppo Est è di nuovo nelle mani dell’esercito di Damasco (foto Twitter)

ROMA – Nella zona orientale di Aleppo, la città della Siria riconquistata dalle forze governative, restano da annientare solo le ultime, sparute, sacche di resistenza dei ribelli.

L’area Est di Aleppo, teatro di violenti scontri negli ultimi giorni, è dunque ora completamente occupata dall’esercito di Damasco che dà la caccia agli ultimi miliziani.

A confermarlo è una nota diffusa dal Centro russo per la riconciliazione del Ministero della Difesa di Mosca, alleata del presidente siriano Assad.

Nella nota viene specificato anche che le operazioni di evacuazione da Aleppo dei ribelli e dei loro familiari sono terminate.

Restano però ancora da evacuare migliaia di donne e bambini e le operazioni, che dovrebbero durare ancora alcuni giorni, per il momento sono state sospese.

Come riportano alcuni media siriani alcuni ribelli avrebbero tentato di portare con sé prigionieri e ne sono scaturiti scontri a fuoco. I miliziani anti Assad avrebbero anche tentato di portare via armi e materiale bellico e Damasco ha imposto lo stop.

Secondo l’Unicef «nelle ultime 24 ore, oltre 2.700 bambini sono stati evacuati da Aleppo orientale, alcuni dei quali malati, feriti o senza i genitori. Tuttavia, centinaia di altri bambini vulnerabili, compresi alcuni orfani, sono ancora intrappolati in questa parte della città».

Come afferma Anthony Lake, Direttore generale dell’Unicef, la preoccupazione per il loro destino è alta: «Questi bambini rischiano di morire se non saranno evacuati in breve tempo».

L’organizzazione e i suoi partner sono in attesa, pronti con mezzi di trasporto e squadre di operatori, per procedere con l’evacuazione di questi bambini.

«Imploriamo tutte le parti coinvolte nel conflitto di permetterci di portarli in salvo il più però possibile» conclude Lake.

Intanto oggi a Damasco, secondo l’agenzia governativa Sana, una bambina di 7 anni è morta dopo essersi fatta saltare in aria dentro a una stazione di polizia.

La piccola, usata come kamikaze dai ribelli, aveva indosso una cintura esplosiva che è stata azionata a distanza. Un agente all’interno della stazione è rimasto ferito.