Prima edizione di terra madre nel cuore di Torino


La sfilata dei delegati

Il valore ambientale, economico e sociale di Terra Madre Salone del Gusto 2016. Cala il sipario sulla prima edizione nel cuore di Torino

Con Terra Madre è “Sostenibilità in Città!”. E’ il leitmotiv del progetto Systemic Event Design (SEeD) – ideato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo con la collaborazione di Design Politecnico di Torino, Università di Torino e il supporto di Turismo Torino – applicato a Terra Madre Salone del Gusto 2016.

Il progetto intende studiare e proporre dinamiche rivolte ai grandi eventi culturali, affinché pongano attenzione ai criteri di sostenibilità ambientale, accessibilità e diffusione culturale, impatto economico sul territorio, senza rinunciare all’innovazione sociale. Si amplia quindi l’analisi svolta a partire dall’edizione 2006, focalizzata sull’impatto ambientale della manifestazione e che negli anni ha contribuito a rendere più sostenibili gli eventi organizzati da Slow Food e i suoi partner. Un’iniziativa che coinvolge prestigiosi atenei utile per leggere al meglio l’evento torinese appena concluso e che fornisce un prezioso strumento per la progettazione della nuova edizione, che Slow Food intende condividere con i vari attori che hanno contribuito al successo della manifestazione.

Durante Terra Madre Salone del Gusto 2016, all’interno di quattro ambiti progettuali, sono state messe in atto 67 azioni in collaborazione con oltre 40 partner. Terra Madre Salone del Gusto, nella nuova formula in città e ad accesso libero, ha condiviso principalmente contenuti, restituendo valore al cibo e a tutti gli attori che contribuiscono alla sua creazione. Il 52% dei visitatori intervistati ha dichiarato di aver partecipato ad almeno una delle edizioni passate, mentre per il 48% si è trattato della prima volta. I princìpi condivisi sul piano ambientale, sociale e culturale si sono affermati come bene comune da coltivare e condividere insieme.

Impatto ambientale

Il concetto di sostenibilità economica non dovrebbe essere mai separato da quello di sostenibilità ambientale. Parliamo del valore ambientale di un gesto, di una scelta progettuale, di quella che potrebbe essere un’unità di misura utile a tradurre in numeri la sostenibilità di un sistema complesso senza banalizzarlo.

A partire dal 2006 l’Università di Scienze Gastronomiche e Design Politecnico di Torino hanno stimato che la sostenibilità ambientale sia aumentata del 45%, dimostrando come un evento culturale possa crescere riducendo il proprio impatto negativo sull’ambiente. In questa edizione di Terra Madre Salone del Gusto è stato raggiunto il 70,42% di raccolta differenziata nelle isole dedicate all’interno dell’evento, con una media di circa il 90% di purezza del rifiuto, permettendo di valorizzare materiali come il vetro, la carta e il cartone, il legno e il sughero, l’acciaio e altri metalli, il Mater-Bi, evitando così una spesa collettiva di circa 6780 Euro per il loro smaltimento.

Impatto economico

L’analisi dell’impatto economico generato da Terra Madre Salone del Gusto 2016, realizzata da Management Università degli Studi di Torino in collaborazione con Turismo Torino e Provincia, ha permesso di determinare gli effetti attivati nell’economia di mercato del territorio, considerando, inoltre, quelli derivanti dall’economia di reciprocità. Quest’ultima è legata all’appartenenza al mondo Slow Food o alla sensibilità rispetto alla manifestazione, che ha creato un network di volontari attivi durante l’evento, una rete di ospitalità e altri benefit correlati.