Premi RC Auto, Antitrust avvia procedimento per presunto cartello


Le principali compagnie assicurative nel mirino dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

L’Antitrust ipotizza un presunto cartello anticoncorrenziale sui prezzi delle polizze Rc Auto

ROMA – L’Antitrust ha avviato un procedimento nei confronti delle principali compagnie assicurative attive in Italia nell’offerta delle polizze RC Auto. Il procedimento, come si legge in una nota dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, è relativo a una possibile intesa restrittiva della concorrenza in violazione dell’articolo 101 del TFUE.

L’avvio del procedimento è stato notificato oggi nel corso di alcune ispezioni effettuate dall’Autorità in collaborazione con il Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza. Sono, infatti, state ispezionate le sedi di alcune società assicurative (UnipolSai, Allianz, Generali, AXA e Amissima) e dell’ANIA.

«Il procedimento interessa Unipol Gruppo Finanziario S.p.A., UnipolSai Assicurazioni S.p.A., Compagnia Assicuratrice Linear S.p.A., Allianz S.p.A., Genialloyd S.p.A., Assicurazioni Generali S.p.A., Generali Italia S.p.A., Genertel S.p.A., AXA Assicurazioni S.p.A., Società Cattolica di Assicurazione – Società Cooperativa, FATA Assicurazioni Danni S.p.A., TUA Assicurazioni S.p.A.» spiega l’Antitrust.

«In particolare, il procedimento trae origine da alcune recenti dichiarazioni pubbliche del Gruppo Generali e del Gruppo Unipol, riferite al complesso del mercato, in merito all’eliminazione delle dinamiche competitive sul prezzo delle polizze RC Auto e alle rispettive strategie di prezzo sui propri aumenti dei premi» si legge ancora nella nota.

«Tali dichiarazioni potrebbero far venire meno l’incertezza sulla strategia futura di prezzo delle polizze auto e alimentare l’aspettativa che a eventuali aumenti, essendo generalizzati tra i principali player, non segua il rischio di perdere clienti, ossia potrebbero essere manifestazione di un’intesa restrittiva della concorrenza tra i principali operatori circa una possibile fine della “guerra dei prezzi”» prosegue l’authority.

Il termine del procedimento è previsto per il 31 marzo 2018.

Il Codacons: «Se cartello accertato pronti a mega class action»

Sulla vicenda è intervenuto immediatamente il Codacons che minaccia una maxi class action.

«Ancora una volta il mondo delle assicurazioni viene coinvolto in un presunto cartello anticoncorrenziale sui prezzi delle polizze Rc Auto praticati agli utenti» commenta l’associazione dei consumatori.

«Era l’anno 2000 quando l’Autorità per la concorrenza elevò una maxi-sanzione da 700 miliardi di lire nei confronti di 17 compagnie di assicurazione, colpevoli di aver attuato per anni una intesa restrittiva finalizzata a mantenere elevate le tariffe Rc Auto. Solo il Governo, con il famoso “decreto salva-compagnie”, miracolò le imprese assicuratrici, impedendo agli utenti di intentare una valanga di cause risarcitorie» prosegue il Codacons.

«Oggi il sospetto di un nuovo cartello anticoncorrenziale sull’Rc Auto viene sollevato dall’Antitrust, e se saranno confermate dall’Autorità intese illegittime con effetti sui prezzi delle assicurazioni praticati al pubblico, nessun Governo potrà salvare le imprese assicuratrici. Il Codacons ricorrerà infatti allo strumento della class action, avviando una mega-azione risarcitoria per conto degli assicurati italiani nei confronti delle compagnie che verranno ritenute responsabili di cartelli illeciti» conclude l’associazione.