Taranto Comix, arriva Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay


Il documentario di Francesco Chiatante sarà presentato sabato in occasione del festival pugliese

ROMA – Sarà presentato sabato, alle ore 14:00, al PalaMazzola di Taranto, nell’ambito del festival Taranto Comix, il documentario italiano autoprodotto Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay, opera prima diretta dal regista tarantino Francesco Chiatante, che sarà presente alla proiezione per rispondere alle domande del pubblico.

Il documentario, presentato in anteprima mondiale a Roma, alla nona edizione del Roma Fiction Fest 2015, è ideato e interamente realizzato in low budget dal regista Francesco Chiatante, che ne ha curato anche montaggio, fotografia e post produzione. Il documentario è stato quindi proiettato in numerosi festival e rassegne tra cui il Lecce Film Fest, la rassegna Nemoland di Firenze, il Far East Fest 2016 di Udine e il Festival dell’Oriente di Roma. Una proiezione privata è stata quindi organizzata per i dipendenti della Rainbow, che produce il cartone animato Winx.Animeland è stato quindi presentato al BGeek – BariGeekFest, al festival Etna Comics di Catania e all’Isola del Cinema di Roma, sempre alla presenza del regista. Nel settembre scorso Animeland ha aperto il festival cinematografico Terra di Siena, quindi è stato proiettato a Chiavari (Genova), all’interno della rassegna FilmGreed16, organizzata dalla UICC – Unione Italiana Circoli Cinema con il patrocinio del MIBACT. Recentemente Animeland è stato proiettato al Lucca Comics & Games 2016, nell’ambito dell’evento ’25 Anni Kappa’, alla cui proiezione erano presenti anche i Kappa Boys e Luca Raffaelli. L’8 e il 9 dicembre scorso il regista ha presentato il doc al festival Fantastica di Reggio Calabria. Prossime tappe del documentario, sempre alla presenza del regista: il 20 e 21 gennaio 2017 la doppia proiezione al Firenze Comics.

La storia

Animeland è un vero proprio viaggio tra cartoni animati giapponesi e non, manga, anime e cosplay, attraverso ricordi, aneddoti e sogni di personaggi degli ambiti più disparati il cui immaginario e la cui vita sono stati influenzati da fumetti e cartoni animati. Da Heidi a Goldrake, da Jeeg Robot a Dragonball e Naruto, passando per Holly e Benji, L’incantevole Creamy e Ken il guerriero, dalla fine degli anni Settanta è iniziata in Italia una vera e propria invasione “animata” giapponese. Animeland, più che un film è un “documento” che intende ricostruire e ripercorrere tutto quello che erano e sono poi diventati manga, anime e cosplay in Italia, segnando l’intero immaginario ‘pop’ delle generazioni degli ultimi quarant’anni con robot, maghette e orfanelli!

Numerosi gli intervistati nel film, dall’animatrice e mangaka Yoshiko Watanabe, già assistente di Osamu Tezuka, allo stilista Simone Legno alias Tokidoki, da cantanti come Caparezza, che nelle canzoni spesso introduce citazioni tratte da manga giapponesi, ad attori come Paola Cortellesi – che canta la sigla di un cartone animato della propria infanzia – e Valerio Mastandrea. Ma anche i racconti di Giorgio Maria Daviddi del Trio Medusa e una esclusiva intervista al misterioso cosplay Goldy. Registi italiani quali Maurizio Nichetti e Fausto Brizzi e registi stranieri come Shinya Tsukamoto e il Premio Oscar Michel Gondry, ma anche Masami Suda, animatore di cartoni animati quali Ken il guerriero, Kiss Me Licia e Yoichi Takahashi, autore di Holly e Benji.

Il trailer

Tra i nomi italiani spiccano quelli dei giornalisti Luca Raffaelli, filo conduttore del racconto e di Vincenzo Mollica, ma c’è spazio anche per un sociologo, Marco Pellitteri, per un saggista come Fabio Bartoli e per la squadra dei Kappa Boys, che per primi importarono i manga giapponesi in Italia. Il tutto con le musiche originali di Simone Martino, la consulenza artistica di Fabio Anastasio Zucchi e l’ufficio stampa di Carlo Dutto.

“Ho sempre sognato – sottolinea il regista – di raccontare i mondi di manga, anime e cosplay a modo mio. E quale idea migliore del farlo coinvolgendo tutti i miei “miti”, creando un film da tutti i loro racconti? Con Animeland ho trovato il modo di poter contribuire a questi immaginari fantastici che hanno influenzato i ragazzi, per generazioni, da fine anni ’70 ad oggi!”.