Riforma del mercato ferroviario: sì dell’Europarlamento


Appalti e nuovi servizi commerciali tra le principali novità

Via libera di Strasburgo alla riforma del mercato ferroviario europeo

ROMA – È arrivato oggi il via libera definitivo del Parlamento europeo alla riforma del mercato ferroviario. Le nuove norme permetteranno di assegnare la fornitura di servizi nel trasporto passeggeri tramite gare d’appalto. L’altro obiettivo del provvedimento è quello di stimolare lo sviluppo di nuovi servizi commerciali.

Secondo le nuove regole, le compagnie ferroviarie saranno in grado di offrire i propri servizi per il trasporto ferroviario di passeggeri nazionali nei mercati interni dell’Unione in due modi.

In primis, nei casi dei servizi per il trasporto ferroviario di passeggeri coperti da contratti di servizio pubblico, la procedura dell’appalto pubblico, aperta a tutti gli operatori ferroviari Ue, diventerà gradualmente la procedura standard.

I contratti di servizio pubblico rappresentano circa i due terzi dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri nell’Unione. La nuova procedura, che quindi prevede che le imprese presentino un’offerta pubblica per tali contratti, dovrebbe aumentare l’attenzione per il cliente e ridurre i costi per il contribuente. In via d’eccezione, le autorità nazionali potranno mantenere il diritto di aggiudicare contratti direttamente, senza indire una gara d’appalto.

Tuttavia, per poter scegliere tale opzione, le autorità dovranno sostenere che tale decisione porta a miglioramenti per una serie di requisiti di prestazione (ad esempio, puntualità e frequenza dei servizi, qualità del materiale rotabile e capacità di trasporto).

Oppure dovranno applicarla solo nei casi di servizi pubblici al di sotto di un certo valore medio annuale o per la fornitura di servizi di trasporto pubblico di passeggeri (7,5 milioni di euro o 500.000 km).

In secondo luogo, ogni compagnia ferroviaria potrà offrire servizi commerciali concorrenziali sui mercati ferroviari europei per il trasporto passeggeri.

Tuttavia, per garantire la fornitura di tutti i servizi che i Paesi Ue desiderano fornire nell’ambito dei contratti di servizio pubblico, gli Stati membri possono limitare il diritto di accesso di un nuovo operatore solo a determinate linee.

Un’analisi economica oggettiva da parte del regolatore nazionale sarà necessaria per determinare in quali casi l’accesso può essere limitato.

Potenziali conflitti di interesse dovranno inoltre essere valutati per garantire che i gestori dell’infrastruttura operino in modo imparziale, in modo che tutti gli operatori abbiano lo stesso accesso alle tratte e alle stazioni.

Gli operatori del servizio pubblico dovranno conformarsi agli obblighi previsti dalle leggi sociali e sul lavoro, stabiliti dal diritto comunitario, dal diritto nazionale o dai contratti collettivi.

Infine, per quanto riguarda le tempistiche, le compagnie ferroviarie potranno offrire nuovi servizi commerciali sulle tratte nazionali a partire dal 14 dicembre 2020.

Gare di appalto competitive dovranno diventare la regola generale per i nuovi contratti di servizio pubblico dal dicembre 2023, salvo alcune eccezioni.