Referendum, matite “cancellabili”: interviene il Viminale


Il ministero dell’Interno fa chiarezza sulle matite copiative fornite ai seggi

La foto con le matite copiative postata da Piero Pelù
La foto con le matite copiative postata da Piero Pelù

ROMA – «Le matite cosiddette “copiative” sono indelebili così come, tra l’altro, aveva dichiarato il produttore, Faber-Castell, al Corriere della Sera, nel 2013 e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale».

È quanto afferma il ministero dell’Interno dopo il caso scoppiato dopo le denunce di alcuni cittadini che si sono recati oggi ai seggi per votare al referendum sulle riforme costituzionali.

Il caso sta spopolando anche in Rete dopo la pubblicazione di un post da parte del cantante Piero Pelù. “LA MATITA CHE HO USATO PER VOTARE ERA CANCELLABILE. Dopo aver provato su un foglio e averlo constatato ho denunciato la cosa al presidente del mio seggio. Fatelo pure voi è un vostro diritto! #DavideConGolia #Eutòpia” ha scritto l’artista sulla sua pagina Facebook.

Immediata la replica del Viminale. «Il ministero dell’Interno, in media ogni anno, ne acquista un certo numero, basandosi sul fabbisogno storico, per rifornire i depositi ed essere in grado di rifornire le Prefetture man mano che manifestano il loro fabbisogno. Nello specifico, quest’anno, il Viminale ha acquistato 130 mila matite dalla ditta LUCA srl – aggiudicataria del relativo appalto sul mercato elettronico che, a sua volta, si rifornisce dalla Faber-Castell, direttamente in Germania» si legge ancora nella nota del dicastero.

«Di queste 130 mila, per esempio, quest’anno ne sono state distribuite circa 80 mila per il referendum costituzionale, mentre altre richieste, da parte delle Prefetture, sono state soddisfatte per il referendum sulle trivelle e in occasione delle elezioni amministrative. Le Prefetture, è bene precisare, possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti. Si utilizzano matite prodotte dal Faber-Castell almeno da cinque anni» conclude il Viminale.

Sul caso delle matite cancellabili segnalato oggi da molti elettori, interviene anche il Codacons. L’associazione presenterà domani un esposto al Ministero dell’Interno e a 140 Procure della Repubblica di tutta Italia.

«Da tutta Italia stanno arrivando segnalazioni circa la presenza nei seggi di matite non indelebili che verrebbero utilizzate per il voto al referendum costituzionale» spiega il presidente Carlo Rienzi.

«Denunce circostanziate che meritano la dovuta attenzione, per capire se la possibilità di cancellazione riguardi solo i tratti lasciati su normali fogli, o se sia possibile cancellare e/o modificare anche i voti sulle schede elettorali. Per questo chiederemo domani a 140 Procure di aprire indagini relative ai seggi sul territorio, per raccogliere le denunce degli elettori e verificare il rispetto delle disposizioni vigenti e la piena regolarità del voto».

L’associazione segnala poi alla Procura di Roma la presenza sul Televideo Rai di un messaggio pubblicitario a favore del SI, un invito ai telespettatori comparso in data odierna e che potrebbe violare le disposizioni in materia elettorale.