Battaglia di Aleppo: è allarme per gli sfollati


Per l’Unicef sono almeno 400mila di cui 19mila bambini

La distruzione nelle strade di Aleppo
La distruzione nelle strade di Aleppo

ROMA – I progressi delle forze governative siriane nella battaglia di Aleppo, con la conquista di gran parte dell’area Est, non hanno interrotto i combattimenti.

Nella città siriana, contesa da anni tra l’esercito lealista e i ribelli anti Assad, l’emergenza sfollati resta dunque alta. Negli ultimi quattro giorni, secondo l’Unicef, almeno 31.500 persone hanno dovuto abbandonare Aleppo Est. Almeno 19mila sono bambini, costretti a lasciare le loro case.

In tutta la città, sempre secondo l’organizzazione, sono almeno 400mila le persone sfollate che hanno bisogno di aiuto. L’Unicef, al momento, sta offrendo rifugio nell’area di Jibreen, ad Est di Aleppo, dove si trovano già 18mila persone.

Sono stati predisposti 10 impianti per l’approvvigionamento idrico in 3 differenti punti per garantire l’accesso ad acqua sicura.

Distribuiti anche 12.500 kit per l’igiene familiare e kit sanitari. Un team mobile per la salute e la nutrizione ha fornito assistenza di base ai bambini ed è in corso una campagna di vaccinazione.

L’Unicef ha partecipato anche a una missione nel distretto Hanano, lo scorso 30 novembre. Il quartiere di Aleppo è stato riconquistato dalla forze governative il 27 Novembre ed è quasi completamente distrutto. L’85% delle scuole non esiste più. Il sistema fognario appare in buone condizioni, ma non è disponibile alcun servizio sanitario.

Intanto per aiutare i profughi siriani che hanno trovato ospitalità in Giordania l’organizzazione ha avviato il suo programma di assistenza per l’inverno.

Con il calo delle temperature, che in molte aree del paese arrivano vicino allo zero, l’Unicef sta garantendo aiuti di base ad oltre 150mila bambini svantaggiati che vivono nei campi per rifugiati siriani.

A tutti i bambini che vivono nei campi di Za’atri e Azraq, che sono più di 60mila, viene già garantito un aiuto economico una tantum di 20 dinari giordani (circa 28 dollari).

L’Unicef sta supportando il Norwegian Refugee Council a trasferire questo denaro direttamente ai capifamiglia.

Alle famiglie è stato comunicato tramite SMS, manifesti, volantini e momenti di sensibilizzazione, che l’assistenza in denaro è indirizzata a coprire i bisogni dei bambini per l’inverno.