Strasburgo: ricostruzione post sisma fuori da Patto stabilità


Via libera del Parlamento europeo alle richieste dell’Italia per le zone del Centro Italia

Da Strasburgo si all'esclusione delle spese post sisma dal deficit
Da Strasburgo si all’esclusione delle spese post sisma dal deficit

ROMA – Arriva il sì del Parlamento europeo sull’esclusione delle risorse per la ricostruzione post terremoto dal Patto di Stabilità.

Strasburgo è favorevole all’esclusione delle spese per le zone del centro Italia colpite dalla sequenza sismica iniziata il 24 agosto dal calcolo del deficit nazionale.

Un voto che arriva a breve distanza dall’annuncio della Commissione europea di una prima erogazione di aiuti per 30 milioni di euro dal Fondo di solidarietà.

La mobilitazione del finanziamento totale richiede infatti un voto del Parlamento per essere effettiva.

Nella risoluzione votata oggi e approvata per alzata di mano, l’Europarlamento riconosce «il carattere gravissimo ed eccezionale della situazione».

Nella risoluzione si chiede di utilizzare tutti i Fondi Ue a disposizione per aiutare le zone colpite dalle forti scosse.

Strasburgo chiede anche alla Commissione europea di adottare misure urgenti per facilitare una rapida ricostruzione dei paesi distrutti.

Approvata anche un’altra risoluzione di Salvatore Cicu (PPE), sulla riforma del Fondo di solidarietà Ue.

Il testo è stato licenziato con 589 voti a favore, 13 contrari e 42 astensioni. L’obiettivo è la riduzione dei tempi di mobilitazione e l’incremento della soglia dei pagamenti anticipati.

Durante il suo intervento il relatore ha dichiarato che «in casi come questi, le Istituzioni europee devono essere sensibili».

«Devono capire che la loro credibilità, la loro autorevolezza, dipendono anche dalla capacità di essere presenti in questi momenti. È importante trasferire un messaggio, appunto, di capacità di gestione».

Il Parlamento europeo ha approvato anche un emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle con il quale si invita la Commissione europea a scorporare dal Patto di Stabilità i fondi strutturali per gli investimenti anti sismici.

«Con questo emendamento la quota di cofinanziamento dei fondi strutturali, compresi quelli per la prevenzione dei terremoti, non verrà calcolata nei disavanzi pubblici nazionali nel quadro del patto di stabilità e crescita».

Ad affermarlo sono gli eurodeputati Rosa D’amato, Laura Agea, Marco Valli, Isabella Adinolfi, Daniela Aiuto, Fabio Massimo Castaldo, Piernicola Pedicini e Dario Tamburrano.

Strasburgo invita a fare di più in tema di prevenzione

Soccorritori al lavoro nelle aree colpite dal terremoto del 24 agosto
Soccorritori al lavoro nelle aree colpite dal terremoto del 24 agosto

Gli eurodeputati, in considerazione dell’elevata sismicità di alcune aree geografiche come quella mediterranea e del sud-est dell’Europa, invitano gli Stati membri ad accelerare la ricerca in questo campo.

Il mezzo sono le azioni previste dal Programma Orizzonte 2020. Strasburgo chiede anche di applicare tutti gli strumenti utili alla prevenzione di vittime e danni, per ridurre al minimo la portata potenzialmente devastante di questi eventi naturali.

Il Parlamento europeo ha sollecitato infine tutte le autorità (nazionali, regionali e locali), a prestare la massima attenzione al rispetto delle norme anti sismiche in fase di rilascio dei permessi di costruzione.